Le emergenze sanitarie sembrano ormai diventate una questione ordinaria. Con l’estate ormai alle spalle, e le innumerevoli segnalazioni di casi di influenza aviaria in tutto il mondo anche l’Europa sembra voler correre ai ripari. Temendo ripercussioni sulla salute pubblica, ma anche possibili rischi per la salute umana, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) raccomanda agli allevatori di effettuare la vaccinazione preventiva anti-aviaria: “Dovrebbe essere condotta nelle specie di pollame più sensibili e infettive nelle aree ad alto rischio di trasmissione", anche ricorrendo a "somministrazioni multiple" (richiami).
La valutazione sulla sicurezza dei vaccini per l'influenza aviaria ad alta patogenicità è stata diffusa qualche giorno fa e accenna al rischio di una possibile epidemia: nel caso "si raccomanda la vaccinazione protettiva di emergenza in un raggio di 3 chilometri dai focolai" ma la vaccinazione "dovrebbe integrare e non sostituire altre misure preventive e di controllo". Esistono diversi vaccini contro l'aviaria nel pollame, ma nell'Ue la discussione è aperta circa le eventuali ripercussioni sulle esportazioni.