L'orsa Kj1 salvata per la seconda volta dal Tar. Ma c'è chi promette: "Non è finita qui"
L'animale, che gira con la cucciola, avrebbe aggredito un turista. Fugatti: "La vita dell'uomo vale più di quella animale"

Abbattere l'orsa non è una misura congrua e proporzionale. Per questo motivo, per la seconda volta, il Tar di Trento ha bocciato l'ordinanza di uccidione firmata dal presidente della provincia Maurizio Fugatti.
Quella tra provincia e animalisti è una guerra di carte bollate, e per ora il Tar dà ragione ai secondi. Kj1 avrebbe aggredito un turista francese, poi ricoverato in codice giallo. non si conosce esattamente la dinamica. si sa che l'orsa girava con i cuccioli e che si era già spinta in una zona densamente popolata, soprattutto d'estate. Quello della convivenza tra uomo e animale, in Trentino, è un problema che spesso assume i connotati di un legal thriller, dove la battaglia viene combattuta nei tribunali.
Ricorsi al Tar vittoriosi degli animalisti
La prima ordinanza era stata sospesa e la Provincia si era riservata di analizzare i documenti per pianificare i passi successivi. Arrivate le analisi genetiche eseguite dalla Fondazione Mach, con la conferma che l'orsa responsabile è Kj1, il governatore ha firmato un ulteriore provvedimento. Ora dal punto di vista dei legali della provincia sembrava che ci fossero tutti gli elementi per procedere con la rimozione del plantigrado mentre le associazioni animaliste si sono subito mosse con i ricorsi.
Ricorsi vittoriosi, visto che l'abbattimento è stato sospeso, mentre è confermata la possibilità di cattura e trasferimento al Casteller, dove c'è ancora uno spazio (gli altri sono occupati da M49 - soprannominato Papillon - e Jj4) per ospitare orsi considerati confidenti o problematici.
"La vita dell'uomo vale di più di quella dell'orsa"
"Nelle prossime ore valuteremo il da farsi - risponde Fugatti che si dice stupito - ma posso dire fin da subito che noi continueremo a lavorare con gli strumenti a nostra disposizione per garantire la sicurezza dei trentini, convinti che la vita di un uomo valga più di quella di ogni animale".