Non solo cani, gatti, criceti o furetti, una creatura mostruosa ambisce a diventare “animale domestico”
Alla scoperta della Hirudinaria manillensis una sanguisuga che può raggiungere i 20 centimetri di lunghezza
Non è fedele come il cane, o rilassante come un gatto, non è neppure carino come un criceto o amorevole come un petauro, ma per molti italiani ciò non sembra rappresentare un problema. La sanguisuga – avete capito bene, parliamo proprio delle mignatte appartenenti alla specie degli Anellidi che hanno la particolarità di nutrirsi del sangue dei mammiferi - colpisce e conquista il popolo italiano, forse per il suo “attaccamento al padrone”, e ambisce a diventare un insolito (e particolarmente ripugnante) animale domestico. Il “verme”, potenzialmente pericoloso, piace perché può raggiungere dimensioni ragguardevoli.
Quella che ha cattura più di altre l’attenzione del pubblico sarebbe la Hirudinaria manillensis, parente stretta della sanguisuga medicinale europea (Hirudo medicinalis), utilizzata per secoli per i salassi. La specie, pur necessitando di pochissimo cibo – si accontenta infatti di pochi pasti nell’arco di un anno - può raggiungere e superare i 20 centimetri di lunghezza. Cosa mangia? Ogni 3/6 mesi è necessario darle del sangue fresco, o in alternativa del sangue comprato dal macellaio che si dovrà avere l’accortezza di riscaldare a temperatura corporea.
Benché sino alla fine del diciannovesimo secolo le sanguisughe fossero usate dai medici per abbassare temporaneamente la pressione nei pazienti che soffrivano di malattie da sovraccarico di ferro (policitemia vera; emocromatosi primaria e porfiria cutanea tarda), la pratica risulta esser pericolosa e decisamente sconsigliata. I gusti sono gusti, sia chiaro, anche se il nostro consiglio resta quello di optare per un animale “tradizionale”, con il quale sia possibile interagire e magari mostrare ad amici e parenti senza il timore che questi scappino a gambe levate.