Razza canina e comportamento: una nuova luce dalla genetica, carattere innato o frutto dell'ambiente?
Uno studio condotto da un team di ricercatori coordinati da Elinor Karlsson e pubblicato sulla rivista Science ribalta questa credenza comune
Per molti, la razza è un fattore determinante nel comportamento di un cane. Golden Retriever amichevole, Bullmastiff coraggioso, Pastore Tedesco intelligente: le descrizioni delle razze canine sembrano scolpite nella pietra. Ma è davvero così? Uno studio condotto da un team di ricercatori coordinati da Elinor Karlsson e pubblicato sulla rivista Science ribalta questa credenza comune. Analizzando i genomi di oltre 2.000 cani e confrontandoli con i dati comportamentali raccolti da proprietari di tutto il mondo, i ricercatori hanno scoperto che la razza incide solo per il 9% sul carattere di un cane.
L'influenza genetica è complessa e sfumata
Invece di geni specifici per ogni razza, i ricercatori hanno individuato 11 regioni del DNA associate a determinati tratti comportamentali, come la socialità, l'attività e l'obbedienza. Tuttavia, nessuno di questi geni è esclusivo di una singola razza. Ciò significa che all'interno della stessa razza può esserci una variabilità significativa nel comportamento, e che cani di razze diverse possono condividere gli stessi tratti.
L'ambiente gioca un ruolo fondamentale
Oltre alla genetica, lo studio ha confermato l'importanza dell'ambiente nello sviluppo del comportamento canino. Fattori come l'educazione, le esperienze di vita e le interazioni sociali influenzano il carattere di un cane in modo significativo.
Razze pericolose: un mito da sfatare
I risultati dello studio mettono in discussione l'idea di razze canine "pericolose". L'aggressività, ad esempio, non è un tratto distintivo di una specifica razza, ma il risultato di una complessa interazione tra geni e ambiente.
Scegliere un cane: oltre la razza
Alla luce di queste nuove scoperte, diventa ancora più importante basare la scelta di un cane su criteri che vanno oltre la razza. Aspetti come lo stile di vita, le esigenze abitative e la personalità del futuro proprietario sono fattori ben più determinanti per un'adozione felice e responsabile.
Conclusioni
Lo studio di Karlsson e colleghi rappresenta un passo avanti importante nella comprensione del comportamento canino. Sfatando il mito della razza come predittore infallibile del carattere, apre la strada a un approccio più olistico e consapevole nella scelta e nella gestione del nostro amico a quattro zampe.