Vietato macellare i cavalli. La Grecia approva una legge e lancia la sfida all’Ue
Nella norma si esplicita che “è vietato altresì allevare, utilizzare ed esportare cani, gatti e cavalli per la produzione di pellicce, cuoio, carne o per la fabbricazione di medicinali o altre sostanze”
La legge è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, dal 29 luglio in Grecia è vietata la macellazione dei cavalli. Il divieto (legge 4711/2020) è inserito in un emendamento alla legge del 2012 – la 4039 – e nell’articolo 12 si legge: “È vietato altresì allevare, utilizzare ed esportare cani, gatti e cavalli per la produzione di pellicce, cuoio, carne o per la fabbricazione di medicinali o altre sostanze”.
Nella cultura greca, la carne di cavallo non viene consumata e non sono presenti impianti autorizzati alla macellazione degli equini, ma negli ultimi anni, a causa della crescita delle competizioni equestri e dell’ippica, si è registrato un aumento delle macellazioni illegali di cavalli, la cui carne veniva esportata. Un business che iniziava a fruttare, tanto che circolava l’ipotesi di concedere autorizzazioni per mattatoi equini. Ora, con il divieto, questo tentativo è stato fermato sul nascere, un risultato molto importante ottenuto grazie alla forte pressione politica esercitata dalle associazioni Hellenic Animal Welfare Federation e Ippothesis che, nel contesto dell’emergenza COVID-19 e degli scandali della carne equina, sono riuscite ad avere prima il favore del Ministro dell’agricoltura e poi anche del parlamento ellenico.
E l’Italia?
Il nostro Paese è il maggiore consumatore di carne equina in Europa e il primo per numero di macellazione di cavalli, spesso importati vivi dall’estero attraverso veri e propri viaggi della morte. Le cose però stanno cambiando: nel 2014 la maggioranza degli italiani considerava i cavalli come animali d’affezione, una presa di coscienza che ha portato in 10 anni a un calo drastico del numero di cavalli macellati, 65.000 animali uccisi nel 2010 contro i 20.000 del 2019.
Una diminuzione veramente significativa di cui ci sentiamo di poterci prendere una parte del merito. Era il 2014 quando le immagini di una nostra indagine furono rilanciate da televisioni e media nazionali diventando virali. I nostri investigatori documentarono la tratta dei cavalli dalla Polonia alla Puglia, costretti a viaggi estenuanti di oltre 30 ore per poi essere crudelmente macellati.
Siamo molto felici che la Grecia vieti la macellazione dei cavalli. Una proposta di Legge simile, con cui si chiede il riconoscimento dei cavalli come animali d’affezione e il conseguente divieto di consumo delle loro carni, è stata depositata anche in Italia dall’On. Michela Vittoria Brambilla. Ognuno di noi può agevolare l’approvazione di questa legge, scegliendo di salvare i cavalli e di non mangiarli.
EssereAnimali.org