Mille gatti randagi contro l’invasione dei topi, l’iniziativa ecologica che piace agli animalisti
Il progetto, ribattezzato Cats at Work, è dell’associazione Tree House Humane Society. Grazie ai felini, selezionati tra quelli più selvaggi, definiti inadatti alla vita in casa, sarà possibile liberare le strade di Chicago da topi e ratti

Sono estremamente letali, ma inquinano e possono rappresentare una minaccia anche per altri animali. I veleni prodotti dall’uomo per sterminare topi e ratti non sono la miglior soluzione esistente ad un problema vecchio di secoli. La soluzione perfetta, ecologica e decisamente più sicura, arriva invece dal passato: Madre Natura la creò in quello che può esser definito un progetto di perfetto equilibrio ma, nella convinzione si potesse far di meglio, l’uomo la mise da parte. I felini sono sempre stati l’arma più efficiente nel ridurre le popolazioni dei ratti, anche se non tutti gli esemplari sembrano oggi così “specializzati” nella caccia. La Tree House Humane Society ha dunque selezionato 1000 gatti “randagi”, quelli considerati inadatti alla vita in casa, e li ha messi a disposizione dell’amministrazione della città di Chicago, letteralmente invasa dai roditori.
Il progetto ha preso il via 8 anni fa, e i risultati, evidenziano dalla stessa associazione, sono stati molto buoni. I felini, in questa città, non hanno molte opzioni alimentari. I volatili sono pochi, e alla fine la risorsa primaria da cui poter attingere resta quasi esclusivamente quella dei roditori. “Ci sono situazioni nelle quali i gatti non possono essere reintegrati nelle loro ex colonie - evidenziano i responsabili dell’associazione - . Ciò può essere dovuto a una serie di ragioni, inclusa la demolizione del loro rifugio precedente (come nel caso dei gatti che vivono in edifici abbandonati). È per questi casi speciali che Tree House ha creato il programma Cats at Work”.
I gatti vengono rilasciati in gruppo di due, massimo tre esemplari per volta. Una volta liberi, ci tengono a specificare dalla Tree House Humane Society, non vengono abbandonati al loro destino, ma vengono gestiti dalle famiglie del quartiere, che accettano di prendersene cura mettendo loro a disposizione cibo (quanto basta, ma senza esagerare), acqua e un riparo. “Nella maggior parte dei casi - chiarisce un portavoce dell’associazione - questi gatti diventano membri di una famiglia o di un gruppo di persone e ad alcuni sono dedicate persino delle pagine Instagram. Inserendoli nelle colonie di Cats at Work siamo in grado di assicurare loro un’esistenza migliore”.