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Una carota fa scoprire segreti di un milione di anni fa: "Un momento storico"

Perforati per la prima volta i ghiacci profondi in Antartide. Arriveranno in Europa. La carota di ghiaccio "ha un valore veramente eccezionale per le scienze del clima"

di Tiscali Ambiente   
Ansa

Un team internazionale di scienziati afferma di aver perforato con successo in Antartide uno dei più antichi carotaggi di ghiaccio, penetrando per quasi 2 miglia fino al substrato roccioso antartico per raggiungere ghiaccio che ha almeno 1,2 milioni di anni. Il progetto è stato completato a gennaio da un progetto finanziato dall'Europa e coordinato dall'Italia, con l'Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) chiamato Beyond Epica. L'analisi del ghiaccio antico dovrebbe fornire una registrazione dei cambiamenti nell'atmosfera e nel clima della Terra. E quei dati potrebbero illuminare come sono cambiati i cicli glaciali e dell'era glaciale, così come i cicli in cui il carbonio atmosferico ha alterato il clima della Terra.

Giunto alla quarta campagna, il progetto segna un risultato storico arrivato dopo quasi 30 anni di perforazioni condotte in Antartide a caccia del clima passato. "E' un momento storico per le scienze climatiche e ambientali", ha osservato il coordinatore del progetto Beyond Epica Carlo Barbante, professore all'Università Ca' Foscari di Venezia e associato senior presso il Cnr-Isp. La carota di ghiaccio "ha un valore veramente eccezionale per le scienze del clima" e riuscire a ottenerla è stato un primato: "altri consorzi di ricerca internazionali stanno cercando di raggiungere il ghiaccio più antico", ha detto riferendosi alle campagne di perforazione condotte da Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e Australia.

La carota di ghiaccio è stata estratta nell'altopiano antartico, nel campo remoto di Little Dome C, da un gruppo di ricerca composto da 12 istituzioni scientifiche di dieci Paesi europei e la perforazione ha raggiunto la profondità record di 2.800 metri. E' arrivata cioè fino al punto in cui la calotta glaciale antartica incontra la roccia sottostante. In questi ultimi strati i ricercatori hanno visto un mix di ghiaccio e roccia: "è materiale del fondo della calotta glaciale che ci darà informazioni interessanti sul periodo in cui l'Antartide è stata coperta dai ghiacci", ha detto ancora Barbante.

Una ricostruzione inedita del Pianeta

Sarà possibile ricostruire il periodo chiamato Transizione del Medio-Pleistocene, tra 900mila e 1,2 milioni di anni fa, quando i cicli glaciali rallentarono da intervalli di 41mila anni a 100mila. Questi intervalli più lunghi, "non sono legati a periodi orbitali, ma a qualcosa nel sistema climatico che non riusciamo a capire e che è uno dei misteri irrisolti del clima del nostro pianeta", ha detto Barbante. Il ghiaccio più antico aiuterà anche a ricostruire l'andamento della temperatura atmosferica e delle concentrazioni di gas serra. I ricercatori hanno lavorato alla perforazione più di 200 giorni complessivi, distribuiti su quattro estati antartiche, in un ambiente ostile a quota 3.200 metri dove l'aria è molto rarefatta, e alla temperatura media di meno 35 gradi.

La carota di ghiaccio arriverà in Europa nel porto tedesco di Bremerhaven approssimativamente a fine marzo, ha detto Barbante, e da lì le sue porzioni sanno trasportate in laboratori di Germania, Svizzera, Francia, Gran Bretagna e Italia. Nel nostro Paese saranno studiati nell'Università Ca' Foscari di Venezia e probabilmente a Firenze. A bordo della nave italiana 'Laura Bassi' lasceranno l'Antartide tutti i campioni, mentre nelle altre campagne circa la metà veniva conservata in archivi scavati nel ghiaccio, dove la temperatura è ancora più rigida che in superficie. "Porteremo a casa tutta la sezione: abbiamo molte analisi da fare. Ma - ha concluso Barbante - l'anno prossimo torneremo".

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