In viaggio sulle ali di un drone alla scoperta della Fortezza di Fenestrelle
Il complesso fortificato, inserito dal World Monuments Fund nella lista dei 100 siti storico-archeologici di rilevanza mondiale più a rischio, viene visitato ogni anno da oltre 20mila turisti provenienti da tutto il mondo
La Fortezza di Fenestrelle, più comunemente nota come Forte di Fenestrelle, è un complesso fortificato eretto dal secolo XVIII al secolo XIX in località Fenestrelle in Val Chisone (città metropolitana di Torino). Per le sue dimensioni e il suo sviluppo lungo tutto il fianco sinistro della valle, la fortezza è anche detta la grande muraglia piemontese. Dal 1999 è diventata il simbolo della Provincia di Torino e nel 2007 il World Monuments Fund l'ha inserita nella lista dei 100 siti storico-archeologici di rilevanza mondiale più a rischio (insieme ad altri 4 siti italiani).
Progettata dall'ingegnere Ignazio Bertola nel XVIII secolo con funzione di protezione del confine franco-piemontese, la fortezza venne completata solamente nel secolo successivo e non fu mai coinvolta in assedi o assalti in forze degni di nota; fu invece protagonista di alcune schermaglie minori e di un breve scontro nel corso della seconda guerra mondiale. Dopo un lungo periodo di abbandono, dal 1946 al 1990, è iniziato un progetto di recupero, tuttora in corso, che l'ha riaperta al turismo. Tra il 2011 ed il 2012 vi si sono recati più di 20.000 visitatori l'anno.
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In viaggio sulle ali di un drone alla scoperta della Fortezza di Fenestrelle
A prendersi cura della Fortezza di Fenestrelle, da ormai molti anni, c’è l'Associazione Progetto San Carlo - Forte di Fenestrelle Onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) nata dalla volontà di un gruppo di appassionati che in accordo, e con l’autorizzazione, sia del proprietario (Agenzia del Demanio) che della Soprintendeza ai Beni Culturali hanno lavorato così da riportare la struttura al suo antico splendore. Dopo i primi lavori di bonifica dalla vegetazione spontanea e di sgombero delle macerie, i componenti dell’associazione cominciarono ad organizzare le prime visite guidate aperte al pubblico, attivandosi, al contempo, per reperire quei fondi necessari al restauro. Grazie al buon lavoro svolto oggi numerosi enti pubblici e privati collaborano con essa e partecipano attivamente con finanziamenti per completare il lavoro di recupero. Nel corso di questi anni sono stati restaurati numerosi settori della fortezza, alcuni interventi sono in corso e altri sono previsti a breve termine.