Sbagliato dire “muti come pesci”, registrati i misteriosi canti degli abitanti dei mari. L’incredibile audio
Grazie agli idrofoni e all’Intelligenza artificiale sono state carpite le “voci” di pesci e crostacei
Quando si parla di suoni e canti del mare si pensa immediatamente a balene e delfini. Per tutte le altre creature, di solito, si tende a credere siano in qualche modo “mute”. E da qui il famoso detto “muto come un pesce”. Ebbene, il detto, usato spesso nel linguaggio quotidiano di molte persone, si basa su concetti decisamente errati. I pesci, infatti, sono in grado di emettere dei suoni e ora, grazie ad uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Istituto Australiano di Scienze Marine, è possibile persino ascoltarli. I risultati dello studio, coordinato dal gruppo de Miles Parsons, sono stati pubblicati sul Journal of the Acoustical Society of America.
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Dai canti gutturali del pesce Terapon theraps al tramonto, fino ai cori intonati alla Luna dai pesci che si nutrono di plancton, senza dimenticare gli schiocchi sordi dei gamberi tigre: gli animali del mare non sono muti ma producono una varietà di suoni di ogni tipo. L’uso di reti di idrofoni low-cost, e l'analisi dei suoni con l'Intelligenza artificiale, ha permesso di carpire i segreti di un mondo quasi del tutto sconosciuto al largo della costa indiana di Goa.
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Decine i suoni catturati dai ricercatori. Gli scienziati intendono approfondire ancora il lavoro, perché la materia è classificabile ancora come un qualcosa di misterioso, e della quale non è ancora stato possibile capire l'origine.