Il pappagallo più grasso del mondo diventa un divo: è lui l'uccello dell'anno
Da quando il kakapo si è stabilito su isole prive di predatori ha potuto invertire la rotta e la popolazione è passata dai 50 volatili viventi negli anni ‘90 ai 213 di oggi
In maori, kakapo significa pappagallo notturno, per la sua inclinazione a dormire tutto il giorno e girovagare nella foresta nel corso della notte. Con il rischio di essere scambiato per un gufo. Inoltre, ha un brutto odore di muffa e bello proprio non è ma, ed questo il punto, in Nuova Zelanda non ha rivali: uno di loro è stato eletto uccello dell’anno. "Noto anche come "mighty moss chicken" (massiccio pollo di muschio), nome dovuto alla stazza, è un animale molto esposto ai pericoli circostanti perchè non può volare. Come forma di difesa si nasconde durante il giorno", ha scritto tg24.sky.it.
In genere, lui non se la passa bene, ma questa volta, lo si legge in un annuncio pubblicato tramite l’agenzia AFP, un gruppo di scienziati neozelandesi ha annunciato però che questo paffuto e colorato uccello incapace di volare, endemico della Nuova Zelanda, ha goduto di una stagione riproduttiva da record, con molti esemplari nati nell’ultimo anno: 75 pulcini potrebbero diventare adulti. Il risultato è stato raggiunto malgrado il cambiamento climatico: proprio l’alterazione delle temperature avrebbe favorito l’accoppiamento. Bene così.
Al momento - ha spiegato notiziescientifiche.it - la popolazione è cresciuta fino a 147 adulti, un bel salto dal piccolo numero di esemplari scoperti nel 1970.Le femmine di kakapo si accoppiano solo ogni due o quattro anni e solo quando gli alberi sono pieni di frutta. Gli scienziati pensano che sia il consumo di una particolare bacca di rimu a dare il via alla stagione riproduttiva di questo uccello. Questa bacca è molto ricca di vitamina D, una sostanza che in molti animali è associata alla fertilità oltre che alla salute.
Dato che quest’anno gli alberi di rimu hanno visto un raccolto eccezionale, risulta dunque abbastanza agevole spiegare l’altrettanto eccezionale stagione riproduttiva del kakapo. Inoltre ad aiutare questo pappagallo sembra essere anche l’aumento delle temperature dovuto al riscaldamento globale che per una volta tanto non gioca un ruolo negativo in termini di conservazione dell’ambiente e della natura.
Da quando il furbetto si è stabilito su isole prive di predatori, ha potuto invertire la rotta e la popolazione è passata dai 50 volatili viventi negli anni ‘90 ai 213 di oggi. I maschi emettono - si legge ancora su tg24.sky.it - un forte suono rimbombante per attirare le femmine ed emanano uno strano odore "come l'interno di una custodia per clarinetto, ammuffito, un po' come resina e legno", ha detto Laura Keown, portavoce della competizione nata quindici anni fa per sensibilizzare la popolazione sulla fauna aviaria neozelandese, buona parte della quale è a rischio estinzione. “Le cose che rendono unico il kakapo lo rendono anche vulnerabile alle minacce. Sono allevatori lenti, nidificano a terra e la loro principale difesa è imitare un arbusto – ha aggiunto - queste qualità hanno funzionato alla grande nell'isola degli uccelli in cui si è evoluto, ma non ingannano i predatori come ermellini, ratti e gatti". Purtroppo.