L’Italia vista dal drone: ecco Burano, l'isola dalle case di mille colori e del campanile storto
Il borgo, che ogni anno conquista milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, è noto anche per il merletto che le donne realizzavano mentre attendevano il rientro dei propri mariti andati a pesca
Un caleidoscopio che stupisce e cattura gli occhi, la mente e il cuore di milioni di turisti che ogni anno, prevalentemente durante la bella stagione, scelgono di visitarlo. Burano è un piccolissimo centro abitato che conta oggi poco meno di 2.300 abitanti. Sorge su quattro isole della laguna e fa parte del comune di Venezia, nello specifico della municipalità di Venezia-Murano-Burano. Collegato da un ponte all’isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice, il centro è noto per le sue tipiche case dai mille colori, ma anche per la secolare lavorazione artigianale ad ago del merletto di Burano. Il borgo è di fatto un paradiso per i turisti e forse, ancor più, per gli appassionati di fotografia che vogliono realizzare degli scatti unici. Nel video che vi proponiamo, realizzato con un drone dall’utente Youtube “Alex. Furlan”, l’isola non ha segreti e si svela in tutta la sua bellezza. Vista dall'alto somiglia ad una tavolozza di colori che galleggia sull'acqua, e che cambia nell’arco della giornata.
La storia del borgo
Nel periodo medievale i vicoli di questo coloratissimo paesino furono per gli abitanti di Altino un sicuro rifugio dalle feroci incursioni dei barbari di Attila. La leggenda narra che questo arcipelago fu abitato sin dal 639 d.C., anno in cui fu fondata la cattedrale di Santa Maria Assunta a Torcello ad opera degli Altinati. Prima di tale data la laguna era disabitata. Gli Altinati trasformarono l’area infilzando le barene con milioni di tronchi di albero, così da renderle stabili, e vi fondarono la città, contestualmente accadde la stessa cosa a Torcello e Mazzorbo. Oggi l’isoletta si presenta meravigliosa, con le sue case a tinte sgargianti che la rendono uno dei posti più colorati al mondo. Qui si vive ancora di pesca, e le donne continuano l’arte del tombolo (il merletto di Burano).
Sono mille le case colorate, ma una è più famosa di tutte
Tra le mille case colorate di Burano una risulta ancor più nota e speciale ai residenti. Casa Bepi era l’abitazione di Bepi Suà, detto anche “Bepi delle caramelle”. L’uomo era un artista a tutto tondo, appassionato in particolar modo di pittura e cinema. Quest’ultima passione crebbe con il tempo, tra le poltroncine del cinema Favin, dove Bepi faceva l'uomo delle pulizie e il manutentore. Quando il cinema dovette abbassare le serrande l’artista si riciclò, vendendo caramelle nella piazza centrale del paese (da qui il nome "Bepi delle caramelle"). Negli anni '80 Bepi decise di allietare le serate dei bimbi del borgo proiettando film e cartoni all’aperto, utilizzando un lenzuolo bianco che era solito appendere al muro perimetrale della propria casa. Oggi Bepi non c’è più, ma la sua casa, sulle cui pareti ogni giorno appariva un disegno diverso, rimane a testimoniare il suo genio creativo e la sua insaziabile passione per l’arte.
Photogallery
Burano, l'isola dalle case dai mille colori
Il museo del merletto di Burano e il campanile storto
Ma i luoghi da visitare sono tantissimi, e il tempo scorre veloce. I turisti non possono non visitare il Museo del merletto, situato in piazza Galuppi. Qui, al primo piano, ogni mattina si incontra un gruppetto di autentiche merlettaie. L’arte, praticata a Burano sin dal 1500 dalle donne che aspettando il ritorno dei mariti dalla pesca, attende di essere inclusa nel Patrimonio Universale dell’Unesco. Assolutamente da visitare poi la chiesa di San Martino Vescovo, con il suo famoso campanile storto. Costruito nel XVII secolo, ha una forma quadrata e caratteristiche architettoniche rinascimentali e neoclassiche. Nel corso dei secoli ha subito numerosi restauri, soprattutto nella parte alta. A causa di un cedimento del terreno, dovuto proprio al peso della struttura, alta oggi 53 metri, la torre risulta inclinata sull'asse di 1,83 metri. Una curiosità: la cima del campanile è sempre stata sormontata da un angelo, caduto a seguito di un temporale nel 1867 e sostituita da una croce di ferro.
Come si raggiunge Burano
L’isola di Burano può esser facilmente raggiunta grazie ai servizi pubblici dell’ACTV, che parte da Fondamenta Nuove a Venezia ed effettua poi una fermata a Murano e successivamente una a Burano. Il tragitto dura circa 45 minuti.