Scoperti i primi anfibi che dopo aver deposto le uova si prendono cura dei piccoli allattandoli
Due le specie individuate dai ricercatori, la Siphonops annulatus e la Herpele squalostoma

Ad uno sguardo poco attento le due specie di anfibio scoperte da un team di scienziati brasiliani dell’Instituto Butantan potrebbero sembrare dei “banali” lombrichi. Ma non è così, anzi sono qualcosa di molto speciale, quanto meno per l’insolito comportamento nei confronti dei propri piccoli. Le specie che hanno incuriosito gli scienziati sono la Siphonops annulatus (conosciuta anche come ceciliana dagli anelli) e la Herpele squalostoma. La prima, dopo aver deposto le uova non le abbandona come farebbe un qualsiasi anfibio, ma se ne prende cura allattandole. Le insolite creature, dette cecilie, sono in grado di produrre una sostanza simile al latte e si comportano esattamente come i mammiferi. Anche le Herpele squalostoma sono delle cecilie, ma anziché allattare nutrono i propri piccoli dando loro la propria pelle. I risultati dello studio sono stati pubblicati integralmente sulle pagine della rivista Science.
Due anfibi dalle caratteristiche uniche al mondo
Le cecilie, prive di arti e solitamente cieche, sono ancora oggi poco conosciute. I ricercatori sanno che popolano prevalentemente le aree tropicali, ma niente di più. Questo fino a pochi mesi fa quando il team di scienziati si è imbattuto in alcuni esemplari femmine a dir poco originali. Nutrono i piccoli allattandoli oppure offrendo loro in pasto la propria pelle. Il latte delle femmine di Siphonops annulatus risulta essere ricco di grassi, carboidrati e altre sostanze nutritive che hanno aiutato la prole a raddoppiare le proprie dimensioni ad appena una settimana dalla nascita. La soluzione, biancastra e viscosa, come quella di alcuni mammiferi che depongono ancora le uova (ornitorinco ed echidna), viene prodotta da alcune ghiandole ipertrofiche nell'ovidotto materno, e solo in seguito secreto dalla cloaca da cui i piccoli bevono.

L’attento studio ha consentito di notare anche le modalità di allattamento. “Abbiamo documentato una moltitudine di prove incredibili – ha detto Marvalee Wake, professoressa di biologia presso l’Università della California, Berkeley -. I piccoli affamati si riuniscono per ricevere il latte dalla madre e la stimolano attraverso il contatto fisico o anche emettendo dei suoni acuti simili ad un ticchettio”. Il latte è risultato ricco di grassi e carboidrati, e potrebbe essere fondamentale per lo sviluppo di microbioma e sistema immunitario. L’allattamento si prottrae per oltre due mesi dalla schiusa delle uova.
Le femmine di Herpele squalostoma sono ugualmente delle mamme premurose, ma anziché allattare i propri piccoli provvedono al lodo nutrimento fornendo loro in pasto la propria pelle. La scoperta evidenzia quanto ancora poco si conosca il mondo degli animali e la complessa evoluzione di tantissime specie.
Fonte:
Telegraph.co.uk