Worldrise e Amp Tavolara a Porto San Paolo per formare i futuri custodi del mare
Otto giovani neolaureati si sono cimentati in una settimana di campus alla scoperta delle preziose attività delle aree marine protette
La missione è quella di formare i futuri custodi del mare. E a giudicare dai numeri messi in campo sembra proprio che l’associazione Onlus, Worldrise, abbia già fatto tantissimo. Quest’anno, infatti, alle cento borse di studio assegnate negli scorsi anni ne sono state aggiunte altre otto. Una selezione tra cinquanta candidature che hanno portato a scegliere i giovanissimi laureati in discipline scientifiche che hanno potuto studiare l’Area Marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. Per una settimana i ragazzi sono stati impegnati in lezioni teoriche ed esperienze pratiche professionalizzanti organizzate da Worldrise, Onlus che da dieci anni si dedica alla tutela e alla valorizzazione del mare. Da Golfo Aranci a Loiri porto San Paolo per abbracciare sempre più persone, per conoscere sempre meglio le meraviglie che questi territori sono capaci di custodire e mostrare. Ed è proprio a Loiri Porto San Paolo, comune dove ricade buona parte dell’area marina protetta, che si sono svolte le attività. Come spiegano da Woldrise, «le Amp sono tratti di mare e costa in cui la biodiversità marina è tutelata, in un’ottica di sviluppo sostenibile e in modo che le risorse di cui disponiamo oggi siano presenti anche per le generazioni future. Le AMP non solo producono benefici biologici ed ecologici per la vita marina, ma se ben gestite diventano volano di sviluppo economico e sociale per l’intera comunità. Per questo motivo Worldrise, con il supporto e il patrocinio del Comune di Loiri Porto San Paolo, il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e dell’AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo e grazie alla presenza di professionisti nell’ambito delle scienze ambientali marine, ha ideato un Camp per formare i futuri custodi e gestori delle AMP, attraverso un percorso completo che ha unito alle basi teoriche una forte componente pratica professionalizzante». Per una settimana, dunque, dal 2 al 7 ottobre il borgo marinaro gallurese si è trasformato in capitale della sostenibilità ospitando i vincitori delle borse di studio con i docenti che hanno spiegato loro i tesori e le fragilità di questi ecosistemi così ricchi, ma estremamente delicati. Con un focus particolare sulla contabilità ambientale alle forme di comunicazione efficace da applicare all’interno di un’area protetta, passando per le normative, i metodi di citizen science, le tecniche di monitoraggio marino-costiero e quelle per portare la consapevolezza ambientale anche nelle scuole. Ogni argomento teorico è stato completato da una sessione pratica sul campo, che ha permesso agli studenti, sotto la guida dei docenti, di studiare e valorizzare l’AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo immergendosi direttamente nelle sue acque cristalline, che comprendono 15.000 ettari di mare e circa 40 km di territorio costiero. Di particolare interesse la visita all’Isola di Molara, guidata dall’Associazione Molara, che ha accompagnato i partecipanti nel percorso di scoperta delle caratteristiche di questo paradiso naturale disabitato. Non sono mancati poi gli interessanti incontri serali nella sala multimediale della “casa delle Farfalle di mare”che hanno coinvolto anche una nutrita rappresentanza della comunità locale.