Tutti pazzi per il wingfoil
Hanno invaso “pacificamente” quasi tutti gli spot dedicati alla pratica del windsurf e del kitesurf da nord a sud dell’Isola
A vederle sembrano delle farfalle colorate che volano sull’acqua. E i designer delle vele si sono probabilmente ispirati proprio a loro per creare questa suggestione, ma soprattutto per sfruttarne i principi aerodinamici. Sfrecciano come saette nelle acque cristalline della Sardegna, da Porto Pollo a San Teodoro, da Stintino per arrivare ad Alghero e poi già verso Oristano e al Poetto di Cagliari. Avanti e indietro spinti dal vento che genera propulsione per la tavola, ma soprattutto per il foil. Cos’è il foil? Una speciale pinna che sta sotto la superficie dell’acqua e che consente alla tavola di decollare e fluttuare a un’altezza di circa un metro dalla superficie dell’acqua. Chi lo ha provato non lo ha più lasciato. E l’estate 2023 secondo gli esperti del settore sarà la stagione che ne decreterà il successo definitivo. Un foil che sta in una sacca, una tavola in alcuni casi gonfiabile e una vela anch’essa gonfiabile. Tutto così semplice? Non proprio, perché questo sport per quanto di semplice apprendimento ha i suoi rischi. A spiegarlo bene Nicola Canalis, titolare del Windsurf Club Coda Cavallo che è stato uno dei primi a salire a bordo di questo “attrezzo” che si può considerare un ibrido tra il windsurf e il kitesurf. «È uno sport estremamente divertente - ha spiegato Canalis - e regala un senso di libertà incredibile soprattutto per la possibilità di andare con pochissime vento. Per cominciare è necessario affidarsi a una scuola e a un bravo istruttore perché bisogna conoscere un po’ di regole, il rischio è quello di potersi far male. Con le attrezzature dedicate comunque è possibile subito provare l’ebbrezza del volo». E sulle potenzialità del Wing, Emerico Pala del Wetdreams shop di San Teodoro anche lui pioniere di questo sport, non ha dubbi: «Il numero di praticanti in Sardegna come in tutto il mondo sta crescendo costantemente. Ma qui in particolare il wing ha preso piede. C’è una grande evoluzione nel materiale con grandi investimenti delle aziende sullo sviluppo dei prodotti. Per non parlare del livello raggiunto degli atleti che ormai sono in grado di fare qualsiasi cosa con queste attrezzature, dal surfare le onde a saltare».
Davide Mosca