Addio al filosofo e docente Michele Pinna, uno dei promotori della nascita della lingua turritana
Si era occupato fino alla fine di coordinare un ambizioso progetto per l’ufficializzazione di uno standard ortografico da conferire alla lingua sassarese
Se la lingua sassarese ha da oggi un suo standard ortografico lo si deve anche a lui. Michele Pinna, docente e filosofo, direttore scientifico dell’Istituto Camillo Bellieni scomparso in questi giorni lasciando un vuoto nel mondo dell’istruzione e della cultura della Sardegna. Pinna aveva fatto in tempo a vedere la sua ultima creazione presentata proprio a Sassari nella Sala conferenze di Largo Infermeria San Pietro del comune turritano. Insieme alla presidente dell’Is.Me, Maria Doloretta La, si era occupato della supervisione del progetto e del coordinamento degli esperti e di tutta la fase operativa. «Michele è stato un insegnante severo, un amico, una persona generosa - ha commentato la Lai - che ha sempre concesso a tutti un'opportunità, dando fiducia non senza rimproveri – ha proseguito Lai –. È stato un uomo di grande umanità, con le sue fragilità, un intellettuale che ha voluto mettere al servizio della comunità la sua ampia cultura, per dare risalto al valore della nostra identità, del nostro territorio e della nostra lingua. Ha fondato l'Istituto Camillo Bellieni nel 1989 e ne ha seguito ogni passo fino alla fine. Non ha avuto paura di delegarci, di darci responsabilità, di affidarci ciò per cui ha lavorato una vita – ha detto infine Doloretta Lai –. La memoria rimanere nel tempo, per ciò che si è fatto e si è realizzato. Ma soprattutto per l'affetto e l'amore che si è trasmesso. Credo che chiunque lo abbia conosciuto ne porterà con sé un bel ricordo, un ricordo affettuoso». E del suo impegno rimane una traccia immensa nei suoi studi filosofici e pubblicazioni, nella sua attività di docente nei licei, in quella da direttore della rivista “Sesuja”, in quella da poeta o nell’impegno per la battaglia dell’introduzione della lingua sarda nelle programmazioni di Rai Regione. Il coordinamento del progetto per la determinazione delle regole ortografiche riconosciute ufficialmente della lingua sassarese è stato sicuramente l’ultimo atto di una vita spesa per l’isola e le sue ricchezze culturali e linguistiche. Un impegno che ha portato al raggiungimento dell’obiettivo che era stato presentato dal Comune di Sassari nell’ambito dell’avviso pubblico inerente l’assegnazione dei “Fondi per promuovere la standardizzazione ortografica del sassarese, del tabarchino e del gallurese” (Legge 22 del 2018). «Un saruddu a tutti canti. Soggu sassaresa in ciabi e in chisthu mamentu soggu cuntenta d'assé cun tutti voi pa' la prisintazioni di lu Sassaresu, di li maneri d'ischribillu e fabiddallu (Un saluto a tutti quanti. Sono una vera sassarese e in questo momento sono contento di essere qui con tutti voi per la presentazione della lingua sassarese e della maniera di scriverlo e parlarlo)», con questa parole solo pochi giorni prima della scomparsa di Pinna l’assessora alla cultura del comune di Sassari Laura Useri aveva introdotto la presentazione dello Standard ortografico ufficiale della lingua Turritana.