Telecomandi, smartphone e altri dispositivi: pulirli in modo ecologico senza danneggiarli
Le nostre case sono letteralmente invase dai dispositivi elettronici: i telecomandi si moltiplicano a vista d’occhio, ma anche smartphone, tablet e moltissimi altri device. Ma come pulirli, senza danneggiarli e rispettando l’ambiente? È una domanda tutt’altro che banale, perché la maggior parte di questi apparecchi non può essere pulita con i più comuni detergenti, perché potrebbe smettere di funzionare. Che fare, allora?Fortunatamente, ci sono diversi rimedi a basso impatto ambientale – e, fatto non di certo secondario, anche a ridotto costo – che ci permettono di pulire al meglio i nostri dispositivi elettronici, senza temere guasti improvvisi.
Perché pulire regolarmente i dispositivi elettronici
Prima di entrare nel dettaglio dei rimedi ecologici più indicati per detergere i dispositivi elettronici, è innanzitutto utile chiedersi perché debbano essere puliti. Spesso non ci si pensa, eppure questi apparecchi vengono toccati molte volte al giorno, a volte da più persone contemporaneamente. Così facendo, sulla loro superficie non solo si depositano residui di sporco o patine oleose, ma anche pericolosi agenti patogeni.
Secondo uno studio condotto da Initial Washroom Hygiene, in collaborazione con l’Università di Aberdeen, sullo schermo degli smartphone e sulla superficie di dispositivi analoghi sono presenti più batteri rispetto ai WC dei bagni pubblici. Addirittura, la proliferazione batterica sarebbe di ben 7 volte superiore: proprio poiché maneggiati di continuo, e spesso a contatto con il viso, si possono equiparare questi device ai fazzoletti con cui ci si soffia il naso.
Sebbene le conseguenze gravi non siano frequenti, come ad esempio il contagio con patologie respiratorie, molti altri effetti collaterali derivano dalla scarsa pulizia di questi strumenti. In particolare, problematiche alla pelle – irritazioni, rossori, gonfiori, acne – ma anche e soprattutto reazioni allergiche, sempre perlopiù cutanee.
Cosa non utilizzare per pulire i device di casa
Per quanto la pulizia di questi strumenti sia sempre necessaria, non è possibile ricorrere ai normali detergenti che si usano normalmente in casa. Si rischia di rovinare la superficie degli apparecchi o, ancora, di danneggiarli irrimediabilmente.
Di norma, ci si dovrebbe sempre affidare alle indicazioni fornite dal produttore che, sul manuale d’uso, specificherà quali sostanze siano ammesse e quali, invece, scartare. In linea generale, oltre a soluzioni super-aggressive come la candeggina e gli sgrassatori, bisognerebbe evitare:
- alcol denaturato: il classico alcool rosso, che spesso si usa in casa, può non solo danneggiare o scolorire le plastiche dei dispositivi elettronici, ma rischia di sbiadire le indicazioni stampate sui tasti o di danneggiare le funzionalità degli schermi touchscreen;
- detergenti per superfici, anche se delicati: sebbene non siano così aggressivi da danneggiare plastiche e relativi colori, possono rimuovere lo strato oleofobico presenti sugli schermi, ovvero quel film invisibile che riduce l’accumulo degli oli della pelle sulla superficie del display;
- acqua del rubinetto: poiché contiene molti minerali, alla lunga può causare il deposito di invisibili particelle, che potrebbero inibire la piena funzionalità di schermi touchscreen e tasti;
- spray disinfettanti: i gel e gli spray disinfettanti che si usano per le mani non sono adatti ai dispositivi elettronici, poiché generalmente contengono elevate quantità di alcol e suoi derivati.
Come pulire i dispositivi della casa
Compresi quali siano le sostanze da evitare assolutamente nella pulizia dei dispositivi, quali prodotti utilizzare, se si vuole approfittare di una buona igiene al più basso impatto possibile?
Come pulire i telecomandi
Si tratti di quello della TV, dello stereo di casa, del condizionatore o di qualsiasi altro apparecchio, il telecomando rappresenta uno di quei dispositivi che maneggiamo più spesso. E, poiché spesso dimenticato sulla tavola o sul divano, si sporca molto facilmente. Oltre ai residui di polvere, si può infatti trovare del poco gradevole sporco accumulato. Come fare?Fortunatamente, per pulirlo a basso impatto basta recuperare:
- dell’acqua distillata;
- poche gocce di sapone di Marsiglia, sciolto in acqua distillata.
È sufficiente inumidire un panno morbido in cotone naturale – la pezza dovrà risultare solo leggermente umida e non bagnata – e passarlo su tutta la superficie del telecomando, soffermandosi sui punti più sporchi. Attenzione, però, a non fare penetrare dell’acqua nelle fessure tra un tasto e l’altro, poiché potrebbe raggiungere i circuiti e danneggiare il dispositivo.Se il telecomando è abbastanza spartano nella fattura, e non presenta plastiche o altri materiali di pregio, si può tentare di togliere i cattivi odori con una goccia di Tea Tree Oil, versata su un panno lievemente inumidito d’acqua. È però necessario controllare la resistenza degli stessi materiali, ad esempio provando sulla porzione interna dello sportellino per le batterie.
Soluzioni ecologiche per pulire lo smartphone o il tablet
Smartphone e tablet sono di certo due dispositivi tanto usati, quanto delicati. E, fra i tanti, sono quelli che più temono l’azione di detergenti aggressivi, per via del loro schermo touchscreen. Come procedere, allora?
Lo schermo di questi dispositivi contiene sia un circuito touchscreen che spesso una patina oleofobica, per ridurre le fastidiose impronte sul vetro. Due componenti decisamente sensibili e, pertanto, inclini ai guasti. Si dovrà semplicemente procedere con un panno inumidito in acqua distillata, asciugando eventuali residui sempre con della delicata stoffa in cotone.
La scocca posteriore e laterale è decisamente più resistente, anche se meglio non rischiare. Se lo sporco accumulato è elevato, si può riprendere la stessa ricetta del telecomando: un po’ di acqua distillata, unita a poche gocce di sapone di Marsiglia liquido.
Schermi dei computer e televisori
Discorso analogo per i monitor LED dei computer o lo schermo della TV. Nel primo caso, anche in presenza di protezioni in vetro, potrebbero esservi dei film antiriflesso che si rischia di rimuovere con detersivi aggressivi. Nel secondo, il pannello LED è spesso esposto e privo di particolari protezioni, lo si percepisce perché risulta leggermente flessibile al tatto. Anche in questo caso, i classici detergenti non sono indicati.
Per i display, è meglio procedere sempre con un panno di cotone non ruvido, lievemente inumidito di acqua distillata. Per la scocca, invece, si hanno diverse soluzioni:
- se di classica plastica, si può provare con una soluzione di acqua distillata e sapone di Marsiglia;
- se di metallo, come ad esempio l’alluminio, si può procedere anche con un panno lievemente inumidito in acqua semplice tiepida. Meglio desistere, invece, con aceto, limone e qualsiasi altro detergente acido, che potrebbe reagire con lo stesso alluminio.
Pulire le tastiere piene di polvere
Uno dei problemi più diffusi, quando si parla di dispositivi elettronici, è la grande quantità di polvere e altro sporco che si accumula a livello delle tastiere. Delle componenti particolarmente difficili da pulire, poiché si rischia di danneggiare sia la parte meccanica dello stesso tasto, che le relative componenti elettroniche. Ma come fare?
La soluzione più efficace è quella di soffiare dell’aria tra un tasto e l’altro, ad esempio con le pompette manuali per la pulizia delle tastiere o, ancora, con un mini-compressore pensato proprio per queste operazioni. In alternativa, si può cercare – prestando attenzione a non danneggiare i tasti – di rimuovere la polvere meccanicamente infilando un plettro o una vecchia carta di credito tra un tasto e l’altro. Meglio non ricorrere all’acqua, poiché potrebbe penetrare nelle fessure, né alcol o sostanze aggressive che potrebbero scolorire i tasti. Se i pulsanti dovessero risultare appiccicosi, meglio procedere con un panno morbido in cotone lievissimamente imbevuto in acqua distillata o, ancora, con un piccolo batuffolo di cotone sempre umido.
In definitiva, pulire i nostri dispositivi elettronici è indispensabile: per farlo, prestiamo attenzione sia al loro funzionamento che all’ambiente!
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