Le nostre cucine si stanno sempre più riempiendo di nuovi elettrodomestici, ma quanto consumano? È questa la domanda che dovremmo farci ogni volta che acquistiamo l’ultimo ritrovato tecnologico per rendere le nostre ricette ancora più sfiziose: quanto peserà sia sulla nostra bolletta che sull’ambiente?
Dalle friggitrice ad aria ai frigoriferi perennemente connessi alla Rete, passando per i robot automatici e molto altro ancora: solo una decina di anni fa non sapevamo nemmeno di aver bisogno di tutti questi dispositivi per realizzare i nostri piatti. Ho così voluto indagare i consumi medi di ogni nuova categoria di elettrodomestici, per capirne il loro impatto.
Quando consumano le novità in cucinaNon si può dire che, almeno sul fronte degli elettrodomestici, la cucina non sia protagonista di una vera e propria rivoluzione. Ogni giorno appaiono sul mercato i più disparati apparecchi, pronti a rendere più semplici preparazioni che richiederebbero invece molto tempo e, perché no, anche tanto olio di gomito. Ma quanto consumano queste novità? Per capirlo, ho scelto la potenza media per ogni singola tipologia di apparecchio e, inoltre, il consumo è calcolato in base ai minimi ARERA sul mercato tutelato dell’energia. Non è improbabile, di conseguenza, che sul mercato libero i costi per singolo kWh siano maggiori.
Friggitrice ad aria: tutti la vogliono, ma quanto consuma?Da qualche anno è diventata un vero e proprio must in cucina, nonché protagonista dei social: tutti vogliono la friggitrice ad aria. D’altronde, questo elettrodomestico assicura cotture uniformi e croccanti e, ancora, cibi leggeri e senza troppi grassi. Peccato che non siano altrettanto “light” i consumi.
Le friggitrici ad aria di media capienza e di buona qualità presentano una potenza compresa tra i 1.200 e i 1.600 watt, per un utilizzo medio di circa un’ora per accensione. Ipotizzando di utilizzarla un paio di volte a settimana, quindi un paio di ore in totale, il consumo ai minimi ARERA si traduce in:
Consumo settimanale: 2.4/3.2 kWh;Spesa settimanale: 0.40/0.54 euro;Spesa annua: 19.58/26.11 euro.Un abbattitore in cucinaDopo aver ottenuto una grande popolarità nelle cucine stellate, l’abbattitore è diventato uno dei nuovi elettrodomestici per la casa. I vantaggi sono innegabili: oltre alla possibilità di raffreddare i cibi in modo davvero rapido, è anche una delle soluzioni più sicure per evitare la proliferazione di ospiti indesiderati, come batteri e parassiti, per ingredienti a rischio come carne e pesce.
La buona notizia è che i consumi, almeno per le dimensioni domestiche, tendono a essere inferiori rispetto a quelli di un comune congelatore. Tuttavia, tutto dipende da quante volte lo si usa. Ipotizzando un utilizzo medio di due volte a settimana, per un apparecchio da 800 watt di potenza, questo è peso in bolletta:
Consumo settimanale: 2.4 kWh;Spesa settimanale: 0.40 euro;Spesa annua: 19.58 euro.Robot automatico da cucina: fa tutto da solo, ma consumaAltro immancabile in cucina degli ultimi anni, almeno secondo i trend di mercato, è il robot automatico. Basta inserire tutti gli ingredienti nell’apposito contenitore, impostare il programma sul suo display luminoso e tornare dopo qualche ora: ecco pronto un gustoso manicaretto, senza nessuno sforzo.
Anche in questo caso, la potenza media dei più famosi robot automatici presenti sul mercato si aggira tra i 1.500 e i 1.800 watt e l’utilizzo più comune è di un paio di ore alla settimana. Avremo quindi:
Consumo settimanale: 3/3.6 kWh;Spesa settimanale: 0.51/0.61 euro;Spesa annua: 24.48/29.37 euro.Anche il frigorifero naviga in Rete. E consumaNon vi sono troppi dubbi: l’industria si sta orientando sempre più sui dispositivi sempre connessi. Un po’ per garantirci funzioni aggiuntive, un po’ per tracciare le nostre abitudini di consumo. E così tutto si collega alla Rete: dallo spazzolino elettrico, che aggiorna così automaticamente sul cloud il diario della nostra salute dentale, al frigorifero. Sì, perché i frigoriferi smart sono sempre più popolari: ci possono mostrare ricette, analizzare le condizioni degli alimenti in essi contenuti, addirittura ordinare da remoto i prodotti che ci mancano. Ma quanto consuma?
Fortunatamente, la potenza di questi elettrodomestici è ridotta – si aggira attorno ai 240 watt – eppure si tratta di un apparecchio che rimane acceso 24 ore su 24. Questo si traduce in:
Consumo giornaliero: tra 1 e 2 kWh;Spesa settimanale: tra 1.19 e 2.38 euro;Spesa annua: tra 57.12 e 114, 24 euro.Forno ventilato: elettrico e famelicoAnche il forno ventilato fa parte degli ultimi “immancabili” in cucina: offre una cottura uniforme, riduce il rischio di bruciare gli alimenti e può essere utile anche per limitare il ricorso a oli e grassi. I consumi però non sono da sottovalutare. Con una potenza media di 1.000 watt e circa due ore di utilizzo la settimana, si ottiene:
Consumo settimanale: 4 kWh;Spesa settimanale: 0.68 euro;Spesa annua: 32.64 euro.Estrattore e centrifuga: tanto benessere… ed energiaQuella degli estrattori di succo e delle centrifughe è stata una delle principali manie in cucina degli ultimi anni. Con la scusa di realizzare delle benefiche bevande, ricche di sali minerali e vitamine, in molti hanno acquistato un elettrodomestico che spesso nemmeno viene usato. Ma se fossimo degli appassionati irriducibili di estratti, quanto pagheremmo per usarlo circa 20 minuti alla settimana?
Consumo settimanale: 0.35 kWh;Spesa settimanale: 0.05 euro;Spesa annuale: 2.8 euro.Una planetaria per impastare kWhNon si può dire che la planetaria, o le varie tipologie di impastatrici presenti sul mercato, non ci abbia facilitato la vita in cucina. Quella di impastare è infatti una delle fasi più pesanti della preparazione delle ricette, un’attività che chiede pazienza e anche una certa resistenza fisica. Nessuno, di conseguenza, rinuncerebbe a un apparecchio tanto comodo, capace di lavorare al nostro posto. Ma quanto consuma?Per un uso tipico di un paio d’ore alla settimana, si registra:
Consumo settimanale: 2.4 kWh;Spesa settimanale: 0.40 euro;Spesa annuale: 19.58 euro.Presi singolarmente, tutti questi elettrodomestici presentano tutto sommato consumi e spese di primo acchito contenuti. Nel loro complesso, possono avere un impatto non da poco sull’economia domestica. In definitiva, è ottimo che arrivino sul mercato soluzioni sempre più avanzate per facilitare la nostra vita in cucina. Prima di acquistarle, pensiamo però sia al portafoglio che all’ambiente.
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