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Compostiera fai da te: come produrre concime per le nostre piante

Tessa Gelisiodi Tessa Gelisio   
Compostiera fai da te: come produrre concime per le nostre piante

Avete mai pensato di costruire una compostiera fai da te, per ottenere un fertilizzante efficace e a basso impatto per le vostre piante ornamentali o, ancora, per l’orto? Se di primo acchito può sembrare un progetto complesso, in realtà la produzione casalinga del compost è davvero semplice e, soprattutto, più sostenibile! Bastano infatti pochi elementi di riciclo, un po’ di pazienza e una piccola dose di manualità.Scegliere il compost per concimare fiori e orto significa affidarsi a una soluzione completamente naturale, biologica e davvero ricca di sostanze nutritive per il suolo. Peraltro, si tratta di una sostanza che stimola le difese naturali delle piante, che cresceranno quindi più rigogliose e maggiormente protette dall’attacco dei più comuni parassiti. Ma come costruire una compostiera? Di seguito, vi propongo alcune facili istruzioni.

Compostiera fai da te: la soluzione da balcone

Chi pensa che per creare una compostiera serva avere a disposizione un giardino, sbaglia. Si può infatti ottenere dell’ottimo compost anche in spazi ristretti, ad esempio approfittando di un angolo del balcone di casa, allo scopo di ottenere un fertilizzante organico per i fiori in vaso oppure per un minuto orto verticale.Per realizzare una compostiera da balcone, è sufficiente procurarsi:

un contenitore di medie dimensioni, come un vecchio bidone in plastica per l’immondizia oppure un contenitore in legno;una rete a maglie strette, come una vecchia zanzariera;un po’ di ghiaia o di palline di argilla espansa;utensili come trapano o avvitatore, martello e chiodi, nastro americano o colla a caldo.

Il primo passaggio consiste nell’adattare il contenitore alla produzione del compost: affinché si possa ottenere il fertilizzante, è infatti necessario che vi sia un buon ricircolo dell’aria all’interno del contenitore. Aiutandosi con il trapano o l’avvitatore, si praticano dei generosi fori sui quattro lati del bidone e, ancora, sul fondo dello stesso. A questo punto, si riveste l’intera superficie interna della compostiera con della rete a maglie strette o della zanzariera, fissandola alle pareti con dei chiodi oppure della colla a caldo.Fatto questo, si posiziona all’interno del bidone un letto di ghiaia o di palline di argilla espansa, per facilitare il deflusso dei liquidi, e si riempie per circa un quarto con del terriccio morbido. Meglio se il terriccio in questione venga recuperato da un giardino a propria disposizione, affinché siano presenti dei lombrichi, organismi indispensabili per facilitare la formazione del compost. Se non è possibile, i lombrichi possono essere anche acquistati presso i vivai oppure nei centri specializzati al giardinaggio. Sull’estremità opposta, la rete in eccesso potrà essere invece fissata creando un bordo con il nastro adesivo americano.

Basta quindi posizionare il contenitore sopra un sottovaso capiente, per raccogliere i liquidi di deflusso, e la compostiera è pronta per essere usata. Per evitare i cattivi odori, consiglio di posizionare il bidone in un angolo del balcone poco assolato e di usare sempre un coperchio.

La compostiera da giardino

Se si dispone di un giardino, oppure di un piccolo orto, una compostiera da esterni non può di certo mancare. E costruirla con il fai da te è davvero semplice, anche solamente utilizzando materiali di riciclo. Basta infatti procurarsi:

delle assi in legno di recupero oppure del pallet da imballaggio;della rete a maglie medie o strette, anche la zanzariera riciclata è adatta;ghiaia, cocci o palline di argilla espansa;utensili come martello, chiodi, nastro americano e filo di ferro.

L’operazione è abbastanza semplice. Si comincia costruendo il contenitore, che poggerà direttamente al suolo – non è indispensabile vi sia il fondo, in questo caso – con il legno di recupero. L’ideale è lasciare qualche centimetro di distanza tra i vari listoni in legno, affinché l’aria possa circolare. Una volta creata la struttura, la si riveste all’interno con la rete o la zanzariera, fissandola direttamente al legno con dei chiodi o, ancora, con del filo di ferro. Sull’estremità superiore, invece, possiamo sempre ricorrere al nastro americano – oppure, perché no, a un profilo in legno – per creare il bordo della compostiera.Versiamo quindi sul fondo un mix di cocci, ghiaia e palline di argilla espansa – sempre per facilitare il deflusso dei liquidi – e riempiamo all’incirca per un quarto con del terriccio morbido, meglio se ricco di lombrichi. La compostiera è così pronta per essere utilizzata.

Anche in questo caso, consiglio di posizionare la compostiera fai da te in un luogo non troppo assolato e soprattutto arieggiato, affinché non si vengano a creare cattivi odori. Date le dimensioni, la formazione del compost può richiedere più tempo, all’incirca sei mesi.

Cosa gettare in compostiera

Infine, è utile fare un ripasso di ciò che possiamo davvero gettare in compostiera, così da ottenere un fertilizzante che non sia contaminato da sostanze inquinanti:

Scarti di cucina vegetali, come bucce, verdura a foglia verde, torsoli delle mele e via dicendo;Scarti di cucina animali, quali gusci d’uova, residui di carne e ossa. Attenzione, però: se non si dispone di una compostiera sufficientemente grande, è difficile che alcuni di questi scarti – in particolare la carne e le ossa – si decompongano in tempo utile. Non è quindi consigliato per chi si avvale di una minuta compostiera da balcone;Scarti di cibi cotti e da forno, come pane, pasta, riso, fondi di caffè e via dicendo. Anche in questo caso, le dimensioni della compostiera devono essere prese in considerazione;Scarti da giardino, come rametti, foglie secche ed erba tagliata;Carta da cucina, carta non trattata, cartone leggero e fazzoletti di carta, ma solo se non entrati in contatto con sostanze oleose, vernici e detergenti chimici.

In definitiva, realizzare con il fai da te una piccola compostiera è un’idea vincente per garantire un ottimo nutrimento alle piante ornamentali e alle varietà dell’orto, ricavando dai rifiuti alimentari e vegetali una sostanza davvero preziosa!

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Tessa Gelisiodi Tessa Gelisio   
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