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Le scatolette e i croccantini hanno un grande impatto sull'ambiente. Ecco come preparare un menù casalingo per i nostri amici cani
Cani e dieta casalinga è possibile? Uno dei quesiti più ricorrenti e che coinvolge tutti i proprietari di cani alle prese con prodotti industriali, diete e cucina naturale preparata personalmente. Come sapete ricorro alle scatolette solo in caso di emergenza e cerco sempre di acquistare prodotti di qualità e bene bilanciati. E per quanto riguarda Jack e Viola il menu quotidiano prevede pasti che preparo personalmente dove il bilanciamento tra proteine e fibre è ottimale per la loro salute, facendo attenzione ad aggiungere integratori di origine naturale perfetti per il loro organismo.
Una scelta decisamente salutare e piacevole per i miei pet anche se un po’ impegnativa per me. Che sia cibo secco o umido, purtroppo, durante la fase di preparazione il cibo industriale perde molte delle sostanze nutritive necessarie per il nostro cane senza contare la qualità quasi sempre bassa degli alimenti usati e le sostanze aggiunte che per esempio sono illegali per il consumo umano. Senza dimenticare il fattore economico perché, per offrire un pasto industriale di alta qualità, è necessario avvalersi di prodotti che possono risultare molto costosi. La soluzione è sempre a portata di mano, perché con una buona dieta domestica e naturale si possono proporre basti sani e nutrienti.
Dieta casalinga e cibo industriale
Quando si parla di alimentazione casalinga, per i nostri cani, ci si trova confronta sempre con diverse filosofie di pensiero e teorie. Ad esempio c’è chi sostiene che l’alimentazione BARF possa rispondere completamente ai bisogni alimentari del proprio quadrupede, preferendo così creare pasti solo con alimenti rigorosamente crudi, magari pezzi interi di carne ancora ricoperta da pelle o piume. Ma c’è anche chi sostiene che l’ideale sia quella di offrire un’alimentazione più classica composta da cereali, verdure e proteine.
Dipende dalle razze
Ovviamente con percentuali variabili in base alle singole caratteristiche del cane e da non tralasciare, come ad esempio l’età, il sesso, la condizione fisica e la salute. Ma anche la presenza di eventuali malattie, intolleranze o patologie, e la tipologia di routine quotidiana, se il cane è molto attivo oppure troppo sedentario. Tutti fattori da non trascurare. Come sapete preparo i pasti per Jack e Viola, con una valida percentuale di proteine crude o poco cotta, in abbinamento con verdure con una buona percentuale di fibre evitando tutte quelle non adatte per il consumo canino e senza cereali.
Come sempre è meglio evitare il fa da te in fatto di alimentazione, specialmente senza il supporto di un nutrizionista esperto in alimentazione. E previa visita veterinaria così da definire il giusto menu per il nostro amico, in base alle sue esigenze. Per fare maggiore chiarezza ho deciso di coinvolgere il Dottor Alessandro Prota, Esperto in Medicina Naturale Veterinaria e di alimentazione naturale.
Cani e dieta casalinga, la parola all’esperto
Secondo il Dottor Alessandro Prota, negli ultimi anni, si è notata una maggiore diffusione della dieta casalinga considerata più salutare nei confronti di quella industriale. Quest’ultima ha evidenziato maggiori criticità perché risulta più carente dal punto di vista nutrizionale, la preparazione industriale tende ad eliminare una serie di enzimi fondamentali per le funzioni cellulari del corpo. Inoltre, i prodotti industriali contemplano quasi sempre una percentuale eccessiva di cereali e carboidrati, non sempre idonei dal punto di vista dell’apparato digerente dei cani.
Una dieta casalinga naturale è sicuramente preferibile, ma sempre con una serie di accortezze e attenzioni speciali. Per prima cosa è bene rivolgersi a un veterinario esperto di nutrizione, così da effettuare tutte le visite di rito per stabilire il quadro clinico dell’animale e così produrre una dieta cucita addosso alle sue esigenze.
Molti proprietari, ad esempio, aggiungono quantitativi eccessivi di carboidrati ma come sappiamo il pancreas canino fatica a gestirli. Il cane nasce come animale carnivoro e la sua dieta deve prevedere un’alta percentuale di proteine, utili per una vera ricarica energetica e per il benessere dello stesso. Tra le varie criticità di una dieta casalinga fai da te possiamo ravvisare l’abuso di integratori di natura chimica, che non aiutano l’organismo del cane ma tendono a depositarsi nei tessuti. Oltre all’impiego di cibi freschi ma troppo cotti, un processo che tende a eliminare gli enzimi necessari per le funzioni cellulari.
E non solo perché la cottura altera anche le proprietà delle proteine che, non venendo riconosciute dall’organismo si depositano nei tessuti immettendosi nel sangue. Si ha un aumento temporaneo dei globuli bianchi all’interno della circolazione sanguigna, nota come leucocitosi temporanea, e un accumulo di tossine che l’organismo cerca di eliminare attraverso la cute (ad esempio manifestando rossore e prurito) oppure attraverso fegato e reni. Questa condizione può favorire la formazione di intolleranze di tipo alimentare fino a sfociare in malattie autoimmuni, nei casi più seri.
Dieta casalinga, cibo crudo si ma con attenzione
Secondo l’esperto il modo migliore per assimilare il nutrimento è quello di offrire al cane una dieta casalinga naturale e composto da cibi crudi o poco cotti. Ma le proteine date crude devono essere abbattute nel congelate\surgelate per almeno 4 giorni. Questo permette di diminuire la presenza di batteri e parassiti preservando al contempo tutte le proprietà nutritive presenti.
Infatti, una delle maggiori criticità date dalla scelta di una dieta Barf ((BonesAndRawFood), composta da proteine crude, è legata all’assenza del processo di abbattimento e dalla scarsa tracciabilità della provenienza della carne. Magari conservata male o trattata nel modo sbagliato, e che può presentare una carica batterica elevata e pericolosa sia per chi la maneggia che per i cani. Favorendo la disbiosi intestinale con un aumento dei batteri dannosi all’interno della flora batterica intestinale, fino a favorire problematiche gastrointestinali. Per questo è importante rivolgersi al macellaio di fiducia oppure preferire carne biologica come la grass-fed da coltivazione naturale, dove gli animali vivono liberi e l’impatto ambientale è ridotto, e che va comunque abbattuta se fornita cruda.
Per un menu equilibrato è importante, quindi, considerare un’alta presenza di proteine sane crude o poco cotte, in abbinamento a verdure di stagione evitando le solanacee difficili da digerire. Meglio ancora se molto cotte e frullate da integrare con enzimi digestivi su suggerimento veterinario, in particolare per favorire il passaggio da una dieta con prodotti industriali a una casalinga e naturale. Aggiungendo anche integratori di tipo naturale, con una migliore biodisponibilità e riconosciuti dall’organismo quali l’alga spirulina, l’erba d’orzo, il fieno greco, la rosa canina solo per citarne alcuni. Senza dimenticare il guscio d’uovo bio, cotto e polverizzato, perfetto come fonte di calcio.
Le percentuali che determinano un pasto ben bilanciato e naturale comprendono, per chi usa cereali, un 60% di proteine (carne, pesce, uova) con l’aggiunta a piacere di un 20% di carboidrati digeribili senza glutine come riso, quinoa, grano saraceno e un 20% di verdure. All’interno delle proteine presenti possono trovare posto anche gli organi (rene, cuore, fegato) che sono fonte di vitamina A e D, con un quantitativo pari a un 10% della quota proteica, e le ossa polpose con un 20% della quota proteica sempre date a crudo. Conclude il tutto l’olio di pesce o lino, per un sistema cardiovascolare sano e perfetto.
Come abbiamo visto creare un pasto sano, casalingo e naturale, è possibile e offre molti benefici alla salute del nostro amico a quattro zampe. Ovviamente le percentuali possono variare in base alla condizione del cane stesso, e per questo è sempre bene avvalersi dei consigli di un veterinario esperto. Che possa visitare il nostro amico così da creare una dieta personalizzata, evitando problematiche future.
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