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Vivi con un cane anziano? Ecco quali controlli specifici dovrebbe fare. La guida completa

Tessa Gelisiodi Tessa Gelisio   
Vivi con un cane anziano? Ecco quali controlli specifici dovrebbe fare. La guida completa

A quali controlli ciclici dovrebbe essere sottoposto un cane anziano, per vivere a lungo e in salute? Non è di certo un segreto: portare i nostri animali dal veterinario spesso non è semplice:  anche Jack e Viola preferirebbero volentieri rimanere a casa a sonnecchiare. Eppure, più passano gli anni, più gli appuntamenti con il medico sono fondamentali, in particolare sul fronte della prevenzione. Ma a quali visite dovrebbero essere sottoposti i cani non più giovanissimi?Dai controlli di routine, fino a esami specifici per le patologie tipiche dell’età, a partire dai 7 anni i controlli del veterinario non possono essere mai saltati. Di seguito, quelli da programmare con regolarità.

Il controllo generale del cane anziano

Non sempre è facile accorgersi di malesseri, o di specifiche condizioni di salute, che colpiscono il cane anziano. Anche quando appare vispo, energico e privo di dolori, il nostro amico a quattro zampe potrebbe in realtà essere soggetto alle più svariate patologie. Si stima, infatti, che quasi la metà dei disturbi legati all’età vengano diagnosticati anche in assenza di sintomi evidenti.Per questa ragione, raggiunti i 7-8 anni di età, il cane dovrebbe essere sottoposto almeno a uno o due controlli generali all’anno. Durante questi appuntamenti, il veterinario verificherà:

  • il peso e la condizione corporea, per accertarsi sia in linea con quanto atteso per l’età e la razza del cane;
  • le orecchie, alla ricerca di parassiti, infezioni, forasacchi dermatiti, accumuli di cerume;
  • gli occhi, sia per accertarsi dell’assenza di alterazioni al cristallino o cataratte, sia per valutare la reattività dell’animale;
  • la pelle e il pelo, per verificare l’assenza di parassiti, dermatiti, alopecia, neoformazioni, irritazioni e ferite;
  • i denti, per valutare la condizione generale – soprattutto nel cane anziano – e valutare l’eventualità di una detartrasi;
  • il battito del cuore e la frequenza respiratoria, allo scopo di identificare eventuali alterazioni che potrebbero indicare la presenza di varie patologie;
  • l’addome tramite palpazione, per scovare eventuali rigonfiamenti, accumuli di liquidi oppure dolore;
  • le zampe, per verificare lo stato di salute delle articolazioni e sempre eventuali dolori.

Naturalmente, con l’aiuto del proprietario, il veterinario raccoglierà anche informazioni sull’alimentazione, sul suo comportamento e sulle sue attività quotidiane. Contestualmente, verificherà l’eventuale necessità di richiamo dei vaccini.

I controlli specifici del cane anziano

Oltre ai controlli generali, potrebbero rendersi necessari degli esami specifici, a cui questi casi sono maggiormente soggetti, anche per ragioni fisiologiche dovute all’invecchiamento.

Tuttavia, non è detto che tutti gli esemplari si debbano sottoporre a simili analisi: sarà sempre il veterinario, in base alle valutazioni effettuate o a eventuali dubbi diagnostici, a stabilire quali e quante indagini debbano essere portate a termine. Ma quali sono le più frequenti?

Esami del sangue, delle urine e delle feci

Fra le verifiche più comuni nel cane anziano, vi sono di certo gli esami del sangue, delle urine e delle feci. Partendo proprio dai controlli sul sangue, questi ultimi permettono al veterinario di valutare approfonditamente le condizioni di salute. Ad esempio, monitorando:

  • le funzionalità tiroidea, poiché nel cane anziano possono essere frequenti delle alterazioni;
  • l’eventuale presenza del diabete, altra patologia frequente negli esemplari di una certa età;
  • le funzionalità del fegato e del pancreas;
  • il buon funzionamento del sistema immunitario;
  • i livelli di globuli bianchi e globuli rossi, alla ricerca di eventuali patologie o tumori;
  • la presenza di malattie infiammatorie, sia acute o croniche;
  • infezioni, anche parassitarie, non notate in precedenza.

Tramite le analisi delle urine e delle feci, invece, è possibile monitorare:

  • la funzionalità dei reni, soprattutto se vi è il sospetto di calcoli;
  • la funzionalità della vescica, nonché eventuali infezioni;
  • la presenza di parassiti intestinali o di una flora batterica alterata;
  • la presenza di striature o sangue, che potrebbero sottolineare patologie – anche tumorali – a carico dell’intestino.

In genere, la raccolta dei campioni di sangue avviene nello studio del veterinario, mentre per quelli di urine e feci spetta al proprietario. Potranno poi essere consegnate allo stesso medico o, ancora, al laboratorio da lui indicato.

Esami cardiologici del cane anziano

Le patologie a carico del cuore sono abbastanza frequenti nei cani non più giovanissimi e, per questa ragione, non devono essere mai sottovalutate. Ad esempio, con il passare degli anni, questi animali domestici sono più soggetti ad aritmie, disturbi alle valvole cardiache, cardiopatie dilatative e molto altro ancora. Scoprire queste condizioni con largo anticipo permette di intraprendere un percorso terapeutico efficace, così da assicurare al cane ancora tanti anni di energia e salute.Nella maggior parte dei casi, per queste verifiche basta una semplice indagine ecocardiografica, del tutto indolore per l’animale. Ancora, può essere valutata la pressione sanguigna, sempre in modo indolore, perché con la terza età spesso sopraggiunge anche il problema dell’ipertensione.

Controlli addominali nel cane anziano

Non solo cuore, spesso il veterinario ha necessità di valutare anche l’addome del cane anziano. Attraverso strumenti come l’ecografia o le radiografie, il medico può infatti verificare:

  • alterazioni nella struttura degli organi dell’apparato digerente, alla ricerca di ostruzioni o di patologie tumorali;
  • l’accumulo di liquidi nell’addome, che potrebbe essere sintomo di patologie cardiache;
  • eventuali patologie a carico dei reni, della vescica o dell’apparato genitale.

Controlli ortopedici e neurologici

I disturbi a carico dell’apparato scheletrico e muscolare sono molto frequenti nei cani di una certa età, basti pensare a quanto sono diffuse artrite e artrosi. Anche in questo caso, il veterinario potrebbe condurre indagini ecografiche o radiografiche per identificare eventuali problematiche, consigliando poi il più indicato trattamento chirurgico o farmacologico da eseguire.

Contestualmente, vengono valutate anche le capacità neurologiche dell’animale, che può essere colpito da disturbi neurovegetativi e cognitivi per via dell’età. Spesso i proprietari confondono queste problematiche con patologie ortopediche, magari perché il cane fatica a reggersi sulle sue zampe o, ancora, si sposta con un andamento irregolare oppure ondeggiante.

Esami dentali e oculistici

Il cane anziano può essere più soggetto a patologie a carico dei denti, come ad esempio problemi gengivali, infezioni, carie e molto altro. In genere, gran parte delle problematiche può essere gestita contestualmente alla detartrasi, approfittando dell’anestesia totale a cui l’animale è già sottoposto.

Lo stesso vale per i disturbi oculistici – la cataratta, soprattutto, tipica del cane anziano – che possono essere spesso risolti con semplici interventi chirurgici, sempre in anestesia totale.

In definitiva, per garantire il massimo della salute a un cane non più giovanissimo, gli appuntamenti con il veterinario devono essere sempre frequenti e puntuali.

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