La green influencer: "Ii gender reveal, le feste di moda per rivelare il sesso del nascituro, sono sostenibili?". Le alternative
Fumogeni rosa e blu, scie tossiche colorate, animali verniciati. I gender reveal party stanno sfuggendo di mano, ma c'è un'alternativa
Greta Volpi è greenonthebeam su Instagram e rende la sostenibilità semplice e pratica. I suoi video sono sempre attuali e rispondono a domande che un po' tutti dovremmo farci. Ci porta "on the beam" ovvero "sulla strada giusta" prendendoci per mano, con ironia e consapevolezza per aiutarci a fare la nostra parte per un mondo migliore.
I GENDER REVEAL PARTY SONO SOSTENIBILI?
ALTERNATIVE SOSTENIBILI
Ad oggi il gender reveal party è virale e sembra essere fondamentale per la maggior parte dei genitori soprattutto sui social. Come ci suggerisce Greta, ci sono molti modi di festeggiare il gender reveal, magari a basso profilo, ma soprattutto sostenibile. Ecco alcune idee che potrebbero piacerti.
La mia preferita e anche la più eco-romantica è piantare un albero o una pianta. Invece di esplosioni e fuochi d'artificio, piantare un albero o una pianta è un modo simbolico e duraturo per celebrare l'arrivo di un bambino. E in questo modo si contribuisce anche a rendere l'ambiente più verde. Un'idea semplice ma molto apprezzata è comprare o preparare una torta con l'interno colorato di rosa o blu. Un modo dolce e sicuro per condividere la notizia con amici e familiari. Se proprio non possiamo fare a meno di decorazioni, possiamo sceglierne di riciclate e artigianali, la stessa cosa vale per i palloncini e lanterne. Possiamo scegliere materiali biodegradabili e fare attenzione al loro smaltimento.
Gender reveal party: è necessario?
Tutte le opzioni elencate, sono alternative sostenibili possibili, ma una domanda che forse dovremmo porci più spesso è questa: "è necessario?".
In particolare "il gender reveal è necessario?". Facendo un passo indietro, scopriamo che questo fenomeno è diventato popolare sui social media a partire dalla fine degli anni 2000. La prima festa di gender reveal documentata risale al 2008 ed è attribuita a Jenna Karvunidis, una blogger statunitense che organizzò una festa per rivelare il sesso del suo bambino in arrivo con una torta, il cui interno era colorato di rosa per annunciare che avrebbe avuto una bambina. Ha condiviso le foto dell'evento sul suo blog e su Facebook, dando il via a quella che sarebbe diventata una tendenza virale. Da allora il mondo dei social è impazzito per il gender reveal party. Oggi porsi una domanda sulla necessità di questo evento è davvero importante. Questi eventi, nati come un modo divertente per condividere la notizia del sesso del nascituro, si sono evoluti in manifestazioni spesso stravaganti e ad alto impatto ambientale che richiedono una consapevolezza in più. È opportuno chiedersi se il desiderio di spettacolarità giustifichi il danno potenziale all'ambiente. Forse, è tempo di rivalutare le nostre tradizioni e trovare modi più sostenibili e significativi per celebrare le gioie della vita, che rispettino il pianeta e il futuro che stiamo costruendo per i nostri figli. Dopotutto, l'amore e l'attesa di una nuova vita possono essere festeggiati in maniera intima e rispettosa, senza compromettere l'ambiente che ci circonda.