Non hanno motore né ingranaggi, ma possono volare come gli insetti: ecco i robot per il monitoraggio ambientale
I nuovi microrobot, messi a punto da un team di ricercatori dell'università britannica di Bristol, traggono ispirazione dalle api. Per funzionare sfruttano solamente i campi elettrici
Sbattono le ali proprio come gli insetti, senza motori o ingranaggi: sono i nuovi microrobot messi a punto da ricercatori dell'università britannica di Bristol e descritti sulle pagine di Science Robotics. La nuova soluzione di ali mosse da "muscoli" artificiali apre la possibilità concreta di usare microrobot volanti per il monitoraggio ambientale o l'uso in ambienti con pericoli per più tempo e su lunghe distanze.
Volare replicando in qualche modo le tecniche usate dagli insetti è da sempre una delle grandi sfide della robotica e buona parte delle soluzioni concrete adottate finora si vedevano costrette ad utilizzare motori o ingranaggi, tutti elementi molto complessi e ad alto tasso di usura. Prendendo ispirazione dalle api i ricercatori britannici sono ora riusciti a mettere a punto un microdispositivo che riesce a sbattere le ali senza parti rotanti ma sfruttando solamente campi elettrici e che è stato ribattezzato Laza (Liquid-amplified Zipping Actuator).
Il dispositivo consiste in una aletta metallica che posta tra due elettromagneti viene fatta oscillare in alto e in basso alternando i campi prodotti dai due magneti. Un metodo semplice, molto simile al funzionamento usato degli insetti, che permette di sbattere le ali oltre un milione di volte e far volare microrobot a velocità sostenuta, fino a 70 centimetri al secondo. Prestazioni che, a parità di peso, vengono definite dai ricercatori migliori di quelle prodotte dai muscoli degli insetti.
"Con Laza - ha affermato il coordinatore dello studio, Jonathan Rossiter - abbiamo fatto un passo importante verso robot volanti autonomi che potrebbero essere piccoli come insetti ed eseguire compiti di vario tipo". Applicazioni in moltissimi ambiti, dal monitoraggio ambientale alla ricerca di superstiti in edifici distrutti o disastri ambientali fino addirittura all'aiuto nell'agricoltura come robot impollinatori.