Da tempo la connettività è entrata nelle nostre auto, che sono sempre più connesse a Internet e ci permettono di portare anche in viaggio i nostri contenuti preferiti. I costruttori di auto hanno sviluppato negli ultimi anni soluzioni proprietarie molto evolute, che ci permettono di avere anche a distanza moltissime informazioni sulla nostra auto, tramite lo smartphone. Ma anche di attivare alcuni comando dell'auto, come il condizionatore, senza essere neanche a bordo. Il passo successivo è il cosiddetto "Car2X" o "V2X", cioè la comunicazione tra un'auto e l'altra e tra le auto e le infrastrutture, come la rete stradale, la segnaletica, i semafori etc etc. Il Car2X sarà reso possibile dallo sviluppo delle connessioni 5G, che offrono tantissima banda dati e permettono di connettere migliaia di oggetti intelligenti, auto incluse. Ma, in attesa che il 5G si diffonda, nel frattempo si stanno testando anche altri tipi di connessione come il WLANp (ITS-G5) e il DSRC, che invece del 5G usano una rete Wi-Fi.
Car2X oggi: il WLANp e il DSRC
Il WLANp è uno standard europeo già pronto e funzionante. Volkswagen, ad esempio, ha dotato le sue auto più recenti come la Golf 8 di questa tecnologia. Il gruppo tedesco ha anche stretto un accordo con Siemens, per testare la comunicazione tra le auto e i semafori: il semaforo è in grado di avvertire l'auto se è in arrivo un pedone o un ciclista (rilevati tramite radar), ma anche se è in arrivo una "onda verde" per snellire il traffico. L'auto, a sua volta, comunica la sua presenza al semaforo che può regolare il timer del rosso e del verde in base all'effettiva quantità di auto presenti su una strada. La comunicazione tra veicoli, invece, permette di lanciare a tutti messaggi di allarme in caso di incidente, come anche di segnalare ingorghi e rallentamenti. Il WLANp ha una copertura di circa 150 metri in città, che salgono a 800 metri su strade extraurbane e in autostrada.
Altri costruttori, come Honda e Toyota, stanno facendo test simili ma usando la tecnologia DSRC (Dedicated short-range communications), che è molto simile alla WLANp essendone in pratica la versione americana. Anche in questo caso le auto possono comunicare tra loro, avvertendosi in caso di traffico o incidente. Tra le implementazioni più interessanti, ma ancora non pronte per il mercato, c'è anche il "Cooperative Adaptive Cruise Control", cioè il cruise control cooperativo in cui molte auto viaggiano in fila a distanza di sicurezza come un plotone di soldati, senza che i rispettivi guidatori intervengano.
Car2X domani: il 5G
C'è chi crede che non ci sarà realmente bisogno del 5G per implementare su larga scala la tecnologia Car2X, mentre altri sono convinti che questo tipo di connessioni sarà fondamentale. General Motors, Toyota, Volkswagen e Volvo, ad esempio "tifano" per il DSRC/WLANp mentre BMW, Dailmer e Ford preferiscono il 5G. Quel che è certo è che, a prescindere dal Car2X, le reti 5G stanno arrivando, saranno standard e capillari. Quindi è difficile oggi pensare che in futuro le auto non dialogheranno tra loro e con le infrastrutture anche attraverso la rete 5G.
Questa tecnologia ha dei vantaggi tecnici importanti: la connessione è veloce, la latenza (il tempo trascorso tra l'invio di un comando e la ricezione della risposta) bassissima e, soprattutto, la possibilità di gestire la comunicazione tra migliaia di dispositivi in spazi molto ridotti. In un'ottica in cui tutte le auto avranno funzionalità di guida assistita, se non addirittura autonoma, e comunicheranno tra loro e con l'infrastruttura i vantaggi tecnici del 5G potranno essere decisivi.