Tiscali.it
SEGUICI

In pochi minuti scopriremo se ci sono microplastiche nel bicchiere: basta uno strumento portatile ed economico

Una app sarà la svolta contro questo inquinamento. microplastiche, che si trovano nei mari, nei fiumi, come degradazione delle plastiche, e finiscono nella catena alimentare e nell'acqua che beviamo

di Tiscali Ambiente   
Shutterstock

Sono un pericolo invisibile e sono ovunque. Si tratta delle microplastiche, che si trovano nei mari, nei fiumi, come degradazione delle plastiche, e finiscono nella catena alimentare e nell'acqua che beviamo. Compresa quella in bottiglia.

Bisogna eliminarle, ma soprattutto individuarle. Ecco perchè è rivoluzionaria quanto hanno scoperto i ricercatori dell’Università della Columbia Britannica. Il team ha sviluppato uno strumento portatile ed economico per misurare con precisione le plastiche rilasciate da fonti quotidiane, come bicchieri usa e getta e bottiglie d’acqua.

Il nuovo dispositivo utilizza etichettatura fluorescente per rilevare particelle di plastica di dimensioni comprese tra 50 nanometri e 10 micron, troppo piccole per essere individuate a occhio nudo. Abbinato a un’app, il dispositivo fornisce risultati in pochi minuti. Ed è una rilevazione economica. 

Cosa sono le nano e le microparticelle di plastica

Le nano e microplastiche derivano dalla degradazione di materiali plastici come contenitori per il pranzo e utensili. Sono particolarmente preoccupanti per la salute umana per la loro capacità di assorbire tossine e penetrare le barriere biologiche. Fino ad oggi rilevarle comporta l'utilizzo di apparecchiature costose e tecnologicamente impegnative. Oggi il team ha ideato un sistema grande come una scatoletta, stampata in 3D e biodegradabile. All'interno c'è un microscopio digitale, e un software per effettuare l’analisi. I risultati sono visualizzati addirittura con una app per uno smartphone.

I risultati dei test sull’acqua

Dei bicchieri di polistirene riempiti di acqua bollente contenevano centinaia di milioni di particelle di plastica di dimensioni nanometriche. Ogni test costa solo 1,5 centesimi e il dispositivo potrebbe essere adattato per rilevare diversi tipi di plastica. Ora si deve passare alla fase due: la commercializzazione del dispositivo. Già dalle sperimentazioni si conferma quanto gli scienziati ci dicevano: per la conservazione degli alimenti bisogna considerare contenitori in vetro o acciano, non in plastica. 

di Tiscali Ambiente   
I più recenti
Le Rubriche

Tessa Gelisio

Fin da piccola Tessa Gelisio si occupa di ambiente collaborando con associazioni...

Claudia Mura

Nata a Cagliari nel 1968, si è laureata in Filosofia nel 1997. Dopo alcune...

Stefania Divertito

Napoletana, è giornalista d’inchiesta, comunicatrice e scrittrice specializzata...

Roberto Zonca

Nato a Cagliari il 10 giugno del 1974. Giornalista professionista, perito...

Serena Ritarossi

Di origine ciociara, classe '94, si laurea in Editoria e Scrittura alla Sapienza...

Greenpeace

Greenpeace è una organizzazione globale indipendente che sviluppa campagne e...

Ignazio Dessì

Giornalista professionista, laureato in Legge, con trascorsi politico...

Consorzio Costa Smeralda

Il territorio gestito dal Consorzio Costa Smeralda è il tratto costiero della...

LegAmbiente

Associazione senza fini di lucro, fatta di cittadini e cittadine che hanno a...

Animali Senza Casa

Animali senza casa è un sito che raccoglie più di 1500 annunci di cani e gatti...

Paola Babich

Giornalista professionista. S'occupa di ambiente, turismo, attualità, cultura...