L'avvocato di Franco di Mare: "Cosa chiediamo alla Rai ora che lui è morto". E sull'amianto lancia un appello
parla l'avvocato Bonanni: "Ecco come reagì pochi mesi fa al convegno sul mesotelioma killer, e lui era già malato". Amianto? "Ecco qual è l'unica arma che ha il Governo"
«Un uomo garbato, gentile e allo stesso tempo forte. Il 23 novembre 2023 moderò un convegno sull’amianto alla Regione Lazio rimanendo imperturbabile anche quando i relatori dicevano che dal mesotelioma non si può tornare indietro». Franco di Mare era lì, al tavolo dell’incontro organizzato dall’Osservatorio nazionale amianto. E continuò a moderare con apparente serenità.
La testimonianza è dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente di Ona, esperienza pluridecennale contro questa piaga che ancora oggi miete migliaia di vittime.
«Sono 7mila solo nel 2023 - dice Bonanni a Tiscali - più di 10 mila ammalati. L’indice di mortalità entro i primi 5 anni è del 93%, l’indice di sopravvivenza è di pochi mesi tranne rare eccezioni».
Una malattia, il mesotelioma pleurico, che non lascia scampo.
L'incontro negli studi Rai
«Ho conosciuto Franco Di Mare nel 2006 - ricorda l’avvocato - quando mi invitò a parlare di amianto nella sua trasmissione. Erano in pochi a farlo in quel periodo. Quando ha scoperto di essere ammalato, ha provato in un primo momento a definire in modo conciliativo con la Rai, ma gli sono state sbattute le porte in faccia, e allora si è rivolto al mio studio».
Sull’origine della contaminazione della “dose killer” Bonanni non ha dubbi: «La sua esperienza come inviato nei Balcani fa individuare il nesso di causalità: ha respirato un cocktail di metalli pesanti e radiazioni. Come avvocato ho messo in mora la Rai per ottenere lo stato di servizio e il risarcimento. Adesso che Franco è venuto a mancare sono in attesa delle determinazioni della sua famiglia».
Al governo: "Bonifiche subito"
Benché la legge per la messa a bando dell’amianto risalga al 1992, ancora oggi non si fa abbastanza: «Il numero dei casi è in aumento, siamo vicini al picco, ma molte diagnosi sfuggono perchè sono stati indeboliti anche i Cor regionali (Centri operativi regionali con compiti di sorveglianza sanitaria, Ada)».
È un appello al governo quello che rivolge l’avvocato di Ona: «Che l’amianto e soprattutto la bonifica tornino nell’agenda di governo. Solo così si può vincere la battaglia».