Rifiuti elettronici, crescono i flussi illegali: i pro e i contro dello smaltimento corretto
“I risultati 2021 evidenziano ancora una volta che il fenomeno dei flussi paralleli, non contrastato da adeguati controlli, impedisce all’Italia di raggiungere il target di raccolta fissato dall’Unione Europea”
Nel 2021 Erion ha gestito su tutto il territorio italiano oltre 288mila tonnellate di rifiuti associati ai prodotti elettronici (un peso equivalente a quello di 800 Airbus A380), in diminuzione rispetto ai risultati 2020 (302.266 tonnellate). La flessione è determinata da due fattori: da un lato, è fortemente calata la quantità di batterie al piombo, a causa della forte competizione commerciale che caratterizza questo settore; dall’altro, i Raee Domestici hanno fatto registrare un tasso di crescita inferiore a quello degli scorsi anni.
Nel 2021 Erion Weee ha infatti gestito circa 264.000 tonnellate di Raee Domestici, in aumento solo dell’uno per cento rispetto al 2020: lo straordinario incremento del valore delle materie prime (60% annuo nel caso del ferro) ha suscitato un crescente interesse per i Raee da parte del “mercato parallelo”, cioè di quei soggetti che cercano di massimizzare i propri profitti estraendo dai Raee le materie più facili senza curarsi dell’impatto ambientale del trattamento.
Questo fenomeno ha determinato una contrazione delle quantità gestite da Erion Weee rispetto all’anno precedente nei Raggruppamenti R1 (freddo e clima; oltre 78.000 tonnellate avviate al trattamento nel 2021) e R4 (piccoli elettrodomestici e informatica: più di 23.000 tonnellate). Sostanzialmente stabile R2 (altri grandi elettrodomestici: quasi 114.000 tonnellate), mentre il Raggruppamento R3 (Tv e Monitor) per effetto del 'bonus rottamazione TV' registra, con oltre 49.000 tonnellate, un incremento dell’11% rispetto al 2020. Infine, nel Raggruppamento R5 (sorgenti luminose) nel 2021 Erion Weee ha gestito 180 tonnellate.
“I risultati 2021 evidenziano ancora una volta che il fenomeno dei flussi paralleli, non contrastato da adeguati controlli, impedisce all’Italia di raggiungere il target di raccolta fissato dall’Unione Europea” ha dichiarato Giorgio Arienti, direttore generale di Erion Weee. “Nel 2021 Erion, insieme ai propri stakeholder, ha elaborato una serie di proposte concrete per il miglioramento della normativa sui RAEE, da sottoporre agli interlocutori istituzionali. Continueremo questo lavoro anche nel 2022, mettendo a disposizione l’esperienza maturata in questi anni affinché il Sistema Raee italiano – che già è considerato una best practice a livello europeo per il modello organizzativo – possa fare significativi passi avanti anche dal punto di vista quantitativo”.
I risultati operativi del 2021 dimostrano il ruolo chiave di Erion nello sviluppo di una reale Economia Circolare a livello nazionale: il tasso di riciclo delle materie prime seconde è stato infatti pari al 90% del peso dei Rsee. In dettaglio, dalle oltre 264.000 tonnellate di Raee domestici gestiti, Erion Weee ha ricavato più di 130.000 tonnellate di ferro, pari al peso di 294 treni Freccia Rossa; circa 5.000 tonnellate di alluminio, pari a 2 milioni di pentole da 28 cm di diametro; più di 6.000 tonnellate di rame, pari a 67 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà e, infine, oltre 34.000 tonnellate di plastica, pari a 13 milioni di sedie da giardino.
Il corretto trattamento di questa tipologia di rifiuti ha permesso inoltre di risparmiare oltre 420 milioni di kWh, pari ai consumi domestici annui di una città come Bologna (395.000 abitanti) e di evitare l’immissione in atmosfera di circa 1,7 milioni di tonnellate di anidride carbonica, come la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di 1.700 kmq (esteso quanto la provincia di Lucca).