"Il futuro è di tutti": i tre pilastri della sostenibilità e il medico norvegese che 36 anni fa li individuò

Crescita economica, riduzione dell'impatto ambientale e inclusione sociale: lo sviluppo sostenibile e i programmi specifici per le aziende di tutto il mondo

Foto Shutterstock
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Quando si parla di sostenibilità, si prendono in considerazione aspetti ambientali, economici e sociali. Per molte aziende in tutto il mondo lo sviluppo sostenibile è diventato un obiettivo indispensabile. Solitamente, si fa riferimento a tre pilastri strettamente interconnessi: la sostenibilità economica, sociale e ambientale. In questo articolo, esploreremo questi tre pilastri e scopriremo come si influenzano reciprocamente.

Cos’è il rapporto Brundtland?

I 3 pilastri della sostenibilità – che sono le basi per uno sviluppo sostenibile – sono stati menzionati per la prima volta nel 1987, all’interno del “Rapporto Brundtland”. Gro Harlem Brundtland - medico e politica norvegese, nonché presidente della Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo (World Commission on Environment and Development, WCED) – presentò “Our common future” (“Il futuro di tutti noi”), proponendo una linea guida per lo sviluppo sostenibile.

I 3 pilastri della sostenibilità

Nel rapporto Brundtland sono stati menzionati per la prima volta i “3 pilastri della società”, le basi per uno sviluppo sostenibile che si influenzano a vicenda, sono strettamente collegati tra loro e sono tutti indispensabili. I pilastri – definiti anche nella “Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite”, ovvero gli otto obiettivi che tutti gli stati membri dell'ONU si sono impegnati a raggiungere - sono:
• Ambientale;
• Economica;
• Sociale.

Sostenibilità economica

La cosiddetta “Sostenibilità economica” è il primo pilastro, basato sui principi di gestione responsabile delle risorse, equità e stabilità. Questo riguarda la capacità di un'azienda di operare in modo redditizio a lungo termine, garantendo anche la prosperità delle comunità. Questo pilastro implica una situazione di equilibrio tra:
• Crescita economica;
• Efficienza nella gestione delle risorse;
• Riduzione degli impatti ambientali;
• Promozione dell'inclusione sociale.

Nel caso di P&G (Procter & Gamble), multinazionale americana di beni di largo consumo, la sostenibilità economica significa anche migliorare la salute e il benessere di ogni comunità con cui entra in contatto.

Sostenibilità ambientale

Nell'attuale contesto globale, preservare le risorse naturali (gli elementi della natura che vengono utilizzati dall’essere umano per soddisfare i suoi bisogni) e i sistemi ecologici è diventato un tema cruciale. “Sostenibilità ambientale” significa adottare pratiche e politiche volte a ridurre al minimo l'impatto negativo sull'ambiente. Ad esempio, mitigando i cambiamenti climatici, conservando la biodiversità (la varietà di organismi viventi e gli ecosistemi), utilizzando in modo oculato le risorse, promuovendo la transizione energetica (il passaggio dall'uso di fonti energetiche ad alta impronta carbonica a fonti energetiche a basse emissioni), diminuendo gli sprechi e favorendo il riciclo dei materiali.
WWF (l’organizzazione internazionale di protezione ambientale) e P&G hanno avviato una collaborazione per perseguire i seguenti obiettivi.

Sostenibilità sociale

La “Sostenibilità sociale” riguarda l'impegno delle aziende nei confronti delle comunità di tutto il mondo, dei dipendenti e della società in generale. Attraverso la promozione dei diritti umani, della giustizia sociale e la tutela di tutte le diversità, si cerca di creare una società equa e inclusiva.

Affinché un'azienda possa essere veramente equa, è essenziale che tutte le persone abbiano accesso ai diritti fondamentali, quali istruzione, salute, lavoro dignitoso e un reddito adeguato. Di conseguenza, la sostenibilità sociale è strettamente legata a quella economica.
Ovviamente quanto detto finora non avrebbe senso senza un vero e proprio collante, a unire e consolidare l’importanza dei concetti appena espressi.

EDUCAZIONE

• sensibilizzare le persone sulla sostenibilità attraverso azioni concrete volte alla salvaguardia del pianeta. Per questo, ci impegniamo per l’educazione green delle nuove generazioni, sostenendo il progetto Aule Natura: aree verdi all'interno di scuole e ospedali, allestite con orti didattici e con differenti micro-habitat (come stagni, siepi e giardini), in cui bambini e ragazzi possono apprendere dalla natura. Sostenere ReNature Italy, una campagna creata per tutelare la biodiversità italiana, il più grande progetto di rinaturazione e tutela dell’ambiente su vasta scala mai avviato in Italia.
• L’obiettivo è quello di tutelare il 30% della biodiversità italiana entro il 2030, con un’ampia azione di ripristino di habitat distrutti o degradati.
• Sviluppare iniziative per, incoraggiare una maggiore consapevolezza nell'utilizzo dei prodotti e sostenere la formazione dei futuri dirigenti.

L’importanza dei 3 pilastri della sostenibilità e il loro intreccio

I 3 pilastri della sostenibilità sono strettamente interconnessi. Un'azienda con solidità economica dispone di maggiori risorse da destinare alla promozione della sostenibilità sociale e ambientale. Nello stesso tempo, un'azienda che si impegna socialmente migliora sia la sua reputazione sia la sua stabilità economica. La multinazionale P&G ha programmi in tutto il mondo specifici per le esigenze di ogni area geografica, promuovendo la sostenibilità economica sociale e ambientale. I 3 pilastri della sostenibilità sono fondamentali per migliorare il benessere delle persone, la qualità ambientale e mantenere l’equilibrio del nostro pianeta.