Un impianto fotovoltaico che non teme gli uragani. Resiste a venti che soffiano ad oltre 265 Km orari
L’impianto, benché non garantisca ai residenti la totale indipendenza energetica, sembra aver permesso di abbattere considerevolmente la dipendenza dai combustibili fossili
Si trova nello stato di Antigua e Barbuda, paese indipendente del Commonwealth composto dalle due isole omonime e da svariate isole più piccole, situato tra l'Atlantico e i Caraibi, uno dei primissimi impianti fotovoltaici al mondo specificatamente progettato per resistere agli uragani. L’impianto, collegato ad un sistema di accumulo con batterie da 863 kWh, può affrontare raffiche che possono superare i 265 chilometri orari. Il progetto, finanziato attraverso il Fondo per le energie rinnovabili degli Emirati Arabi Uniti-Caraibi (UAE-CREF), è stato ribattezzato Green Barbuda. L’obiettivo finale è quello di dotare 16 Paesi dei Caraibi di progetti similari, in grado di abbattere i costi energetici migliorando allo stesso tempo la resilienza climatica.
Altri impianti fotovoltaici con le medesime caratteristiche sono già entrati in servizio alle Bahamas (impianto da 925 kW), alle Barbados (850 kW) e a Saint Vincent e Grenadine (600 kW). Il progetto Green Barbados, benché non garantisca ai residenti la totale indipendenza energetica, sembra aver permesso di ridurre in maniera importante il consumo di gasolio. Allo stato attuale l’impianto è costituito da 720 kW di pannelli, un generatore diesel per le emergenze, e una batteria da 863 kWh.
Benché l’impianto del progetto Green Barbuda possa risultare “piccolo”, rispetto ad altri disseminati in altre parti del mondo, contribuisce in maniera sostanziale al raggiungimento, entro il 2030, del 15 per cento di energia rinnovabile installata nello Stato insulare. “Il progetto - ha commentato SE Mohamed Saif Al Suwaidi, direttore Generale dell’ADFD - ha preso in considerazione l’elevata dipendenza del paese dalle importazioni di combustibili fossili per il fabbisogno energetico, nonostante abbia il potenziale per sfruttare l’energia solare, eolica e geotermica. Questa iniziativa evidenzia la straordinaria capacità dell’energia pulita di guidare lo sviluppo socioeconomico”.