Tiscali.it
SEGUICI

La mappa dei danni ambientali causati dalla guerra in Ucraina

greenpeace   
La mappa dei danni ambientali causati dalla guerra in Ucraina

A pochi giorni dall’anniversario del conflitto in Ucraina, pubblichiamo una “Mappa dei danni ambientali” causati dalla guerra, elaborata con l’ONG ucraina “Ecoaction”, per denunciare i gravissimi impatti sugli ecosistemi. Al governo di Kiev e alla Commissione Europea chiediamo di istituire un fondo per il ripristino dell’ambiente, vittima silenziosa della guerra.

I dati, raccolti da Ecoaction e consultabili online QUI, sono stati confermati dalle immagini satellitari e mappati da Greenpeace Central and Eastern Europe (CEE). La mappa illustra 30 dei 900 eventi raccolti, per evidenziare gli impatti ambientali più gravi. In base alle informazioni ufficiali, dall’inizio delle ostilità sono stati danneggiati circa il 20 per cento delle aree naturali protette del Paese, e 3 milioni di ettari di foresta, mentre altri 450 mila ettari si trovano in zone occupate o interessate dai combattimenti.

L’invasione russa ha avuto impatti devastanti su molti ecosistemiChornobyl exclusion zone, Ukraine, 17 July 2022.

La nostra mappa, navigabile online, mostra come l’invasione russa abbia devastato l’ambiente ucraino: la guerra ha provocato incendi, danneggiato gli habitat e inquinato l’acqua, l’aria e il suolo, mentre i bombardamenti dei siti industriali hanno provocato ulteriori contaminazioni.

Le esplosioni, inoltre, rilasciano nell’atmosfera un cocktail di composti chimici. Il principale, l’anidride carbonica, non è tossico, ma contribuisce al cambiamento climatico. Gli ossidi di zolfo e di azoto possono inoltre provocare piogge acide, modificando il pH del suolo e causando la bruciatura della vegetazione, soprattutto delle conifere. Le piogge acide sono pericolose anche per gli esseri umani e per la fauna, perché hanno un grave impatto sulle mucose e sugli organi respiratori.

Anche i frammenti metallici delle granate sono pericolosi per l’ambiente. La ghisa mista ad acciaio è il materiale più comune per i bossoli delle munizioni e non contiene solo ferro e carbonio, ma anche zolfo e rame. Queste sostanze si infiltrano nel terreno e possono finire nelle acque sotterranee, entrando nelle catene alimentari di esseri umani e animali. L’intera regione è a rischio di catastrofe e presenta gravi pericoli per la salute della popolazione circostante.

Fondi per la ricostruzione e il ripristino ambientale

“Mappare i danni causati dalla guerra in Ucraina è complicato dal fatto che gran parte del territorio liberato potrebbe essere disseminato di mine e altri ordigni esplosivi, mentre le forze russe occupano ancora parti del Paese, rendendo difficile la raccolta dei dati”, dichiara Denys Tsutsaiev di Greenpeace CEE a Kiev. “È però necessario evidenziare questi danni, perché il ripristino ambientale deve avere un posto centrale nel dibattito sul futuro dell’Ucraina. I fondi devono essere stanziati adesso, non quando la guerra sarà finita”.

Con Ecoaction chiediamo che la ricostruzione delle città avvenga parallelamente al ripristino ambientale del Paese. La sofferenza e la distruzione ambientale in tempo di guerra sono immense e hanno conseguenze a lungo termine sulla vita delle persone e sugli ecosistemi delle aree colpite. Per questo motivo, chiediamo:

un immediato cessate il fuoconegoziati di paceche si rendano subito disponibili risorse finanziarie per il ripristino ambientale dell’Ucraina.

greenpeace   
I più recenti
Gaza: il cessate il fuoco è l’unica possibilità per fermare la crisi umanitaria e ambientale
Gaza: il cessate il fuoco è l’unica possibilità per fermare la crisi umanitaria e ambientale
In Europa si muore di caldo: come la crisi climatica impatta sulla salute umana
In Europa si muore di caldo: come la crisi climatica impatta sulla salute umana
Draghi dice che non ci sono alternative ai PFAS (ma la verità è un’altra)
Draghi dice che non ci sono alternative ai PFAS (ma la verità è un’altra)
Con il DDL sicurezza il governo reprime il dissenso e la resistenza passiva
Con il DDL sicurezza il governo reprime il dissenso e la resistenza passiva
Le Rubriche

Tessa Gelisio

Fin da piccola Tessa Gelisio si occupa di ambiente collaborando con associazioni...

Claudia Mura

Nata a Cagliari nel 1968, si è laureata in Filosofia nel 1997. Dopo alcune...

Stefania Divertito

Napoletana, è giornalista d’inchiesta, comunicatrice e scrittrice specializzata...

Roberto Zonca

Nato a Cagliari il 10 giugno del 1974. Giornalista professionista, perito...

Serena Ritarossi

Di origine ciociara, classe '94, si laurea in Editoria e Scrittura alla Sapienza...

Greenpeace

Greenpeace è una organizzazione globale indipendente che sviluppa campagne e...

Ignazio Dessì

Giornalista professionista, laureato in Legge, con trascorsi politico...

Consorzio Costa Smeralda

Il territorio gestito dal Consorzio Costa Smeralda è il tratto costiero della...

LegAmbiente

Associazione senza fini di lucro, fatta di cittadini e cittadine che hanno a...

Animali Senza Casa

Animali senza casa è un sito che raccoglie più di 1500 annunci di cani e gatti...

Paola Babich

Giornalista professionista. S'occupa di ambiente, turismo, attualità, cultura...