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I jet privati sono status symbol ma anche killer del clima: andrebbero vietati

Sono il mezzo più inquinante e iniquo del pianeta, causano mediamente emissioni di gas serra 10 volte superiori a quelle di un volo per passeggero per chilometro

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Un jet privato (Ansa)
Un jet privato (Ansa)

I jet privati ​​sono uno status symbol che rappresenta tutto ciò che non va nel nostro sistema di trasporti: sono il mezzo più inquinante e iniquo del pianeta, causano mediamente emissioni di gas serra 10 volte superiori a quelle di un volo per passeggero per chilometro, e addirittura 50 volte superiori a un viaggio in treno in Europa. 

Non ti sembra abbastanza per pretendere che sia vietato o quanto meno disincentivato al massimo un sistema di trasporto che possono permettersi solo pochissime persone al mondo?

I motivi per cui i jet privati andrebbero vietati

Ci sono molteplici dati (e motivazioni) sufficienti per ritenere che l’uso disinvolto che si fa dei jet privati debba essere regolato con un serio giro di vite, eccone alcuni:

un volo di un’ora con un jet privato provoca da solo quasi un terzo delle emissioni totali di gas serra che un cittadino europeo emette in media in un anno, che corrisponde a 6,8 tonnellate di CO2 equivalente;mentre i jet privati ​​stanno causando emissioni record di gas serra per volo e per persona, l’80% delle persone nel mondo non ha mai nemmeno preso un volo;nel 2018, il 50% di tutte le emissioni del trasporto aereo è stato causato dal solo 1% della popolazione mondiale;Italia, Regno Unito e Francia sono i tre principali paesi europei per voli privati, emettendo quasi la metà delle emissioni di CO2 da jet privati in Europa (secondo i dati recenti degli oltre 60.000 voli privati ​​registrati in Europa nel 2019); oltre alle loro eccessive emissioni di CO2, i jet privati ​​causano quantità sproporzionate di particolato, un mix di particelle solide e goccioline che si trovano nell’aria, estremamente dannoso per il clima, perché assorbe le radiazioni e influenza la formazione di nubi, associato anche ad effetti negativi sul sistema respiratorio e cardio-polmonare. Secondo una recente analisi, un singolo jet privato (Dassault Falcon 900EX) emette più particelle di un intero Boeing 737. Le emissioni di particolato per passeggero sono 72 volte superiori per i jet privati ​​rispetto ai voli di linea.

Questo consumo eccessivo di energia, che è un vero e proprio schiaffo alla miseria, e i danni che questi mezzi dei super-ricchi stanno causando al clima, richiedono una drastica riduzione e restrizione: i jet privati ​​dovrebbero essere usati solo se non ci sono alternative, come a volte accade ad esempio in caso di voli per cause di Stato ed emergenze sanitarie.

Come si può ridurre l’uso di jet privati

In attesa di un divieto dei jet privati, ci sono alcuni modi per iniziare a ridurre drasticamente l’uso dei jet privati. Il primo sarebbe quello di tassare le loro elevate emissioni. Una tassa sul cherosene, attesa da tempo per l’intero settore dell’aviazione, assicurerebbe al consumo di carburante dei jet privati ​​il prezzo che merita. I proventi generati potrebbero essere utilizzati per accelerare la transizione ecologica del settore, incentivando le alternative di trasporto rispettose del clima. 

In aggiunta, il trattamento preferenziale degli utenti di jet privati ​​negli aeroporti dovrebbe essere limitato: in pratica l’accesso VIP negli aeroporti dovrebbe essere eliminato, fatta eccezione per i diplomatici e le visite di Stato.

Mentre a cittadine e cittadini viene chiesto di risparmiare energia, ad esempio riducendo il riscaldamento, i super-ricchi continuano a sprecarla con i loro jet: una realtà inammissibile in un mondo che si trova ad affrontare una crisi energetica e climatica sempre più drammatica. Vietare la forma di spostamento più inquinante, superflua ed iniqua del mondo sarebbe un segnale forte nei confronti delle famiglie che ogni giorno subiscono gli impatti della crisi.

Basta investire su petrolio, gas e carbone!

Alluvioni, incendi, siccità: mentre la vita sul Pianeta è sconvolta da eventi estremi causati dai cambiamenti climatici, i principali istituti finanziari, di credito e assicurativi continuano a investire nel settore dei combustibili fossili e a finanziare chi inquina, gettando benzina sul fuoco della crisi climatica. Se vogliamo limitare le conseguenze dei cambiamenti climatici e salvare 1 milione di specie a rischio dobbiamo ascoltare la scienza e tagliare subito i finanziamenti all’espansione di gas, petrolio e carbone. Chiedi alle banche e alle compagnie di fare la loro parte nella lotta all’emergenza climatica: basta finanziamenti che distruggono il Pianeta!

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